L'ex assessore alla Sanità regionale, Caterina Ferrero, e il suo braccio destro, Piero Gambarino, sono stati rinviati a giudizio dal gup Francesco Moroni per l'inchiesta sulla sanità piemontese, la stessa che nel 2011 aveva portato ad una decina di arresti. Stesso provvedimento per Franco Sampò, ex sindaco di Cavagnolo, e Renzo Secreto, ex commissario dell'Asl To 4.

Imputati rinviati a giudizio accusati a vario titolo di turbativa d'asta, turbata libertà del procedimento di scelta, concussione, abuso d'ufficio e altri reati. "Abbiamo le prove per dimostrare l'inconsistenza delle accuse nel corso del dibattimento. Speriamo di trovare un giudice disposto ad ascoltarci". Con questa battuta, all'uscita dall'aula, Piero Gambarino ha commentato il suo rinvio a giudizio. Oltre a loro altri 10 imputati avevano già patteggiato le pene.

Il processo si aprirà il prossimo febbraio. Tra i procedimenti oggetto di indagine vi sono la fornitura di pannoloni per anziani, per 50 milioni di euro, affidata direttamente dalla Regione a Federfarma, la realizzazione di residenze sanitarie per anziani sul territorio, l'apertura di un reparto di emodinamica all'ospedale di Chivasso, la gestione di alcuni concorsi e il tentativo di togliere la qualifica di funzionari di polizia giudiziaria a due ispettori dello Spresal.