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Cronaca

L'ergastolano pluriomicida Jhonny lo Zingaro è evaso: era in semilibertà

Mastini, indagato anche per la morte di Pier Paolo Pasolini, era atteso sul posto di lavoro ma nessuno l'ha visto

È caccia al pluriomicida. Giuseppe Mastini, detto Jhonny lo Zingaro, ha fatto perdere le sue tracce da quando ieri mattina, venerdì 30 giugno, ha lasciato il carcere di Fossano. L'ergastolano 57enne, in stato di semilibertà, doveva presentarsi al lavoro entro le 10.30, alla scuola di polizia penitenziaria a Cairo Montenotte, nel Savonese, ma nessuno l'ha visto e ieri sera è scattato il reato di evasione.

In licenza premio dal carcere, nel 1987, Mastini - che commise il suo primo omicidio a soli 14 anni, finì anche nell'inchiesta per la morte di Pier Paolo Pasolini  - fu protagonista di sanguinose scorribande che si conclusero con la sua cattura e la condanna nel 1989 all'ergastolo. Mastini, analfabeta, figlio di giostrai sinti ha ispirato, con il suo personaggio di bello e maledetto, il regista Emanuele Del Greco che ha realizzato il film 'Johnny Lo Zingaro, tutta la verità' . 

Dura, naturalmente, la presa di posizione dell'Osapp, l'Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria: "Certi fatti dimostrano il degrado a cui sono giunte le istituzioni penitenziarie - ha commentato Leo Beneduci, segretario generale - , soprattutto laddove il buonismo fuori luogo applicato ad oltranza nei confronti dei detenuti, quale che ne sia la pericolosità, arreca danno dapprima ai poliziotti penitenziari del tutto abbandonati a se stessi e poi agli inermi cittadini costretti a subire le conseguenze delle disfunzioni penitenziarie”. 

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