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Cronaca Cuorgnè

Condannato ed espulso per concorso in omicidio, torna nel Torinese ma viene individuato e arrestato

Dovrà rimanere ai domiciliari fino al 12 gennaio. Aveva fatto parte del commando che uccise uno spacciatore

Altin Arapi, 41enne albanese già arrestato, condannato e successivamente espulso dall'Italia per il concorso nell'omicidio dello spacciatore 34enne senegalese Alioune Sylla (precedentemente identificato come il gabonese Moussa Seck) nel corso di una lite in via Ormea a Torino il 18 maggio 2014, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri della stazione di Cuorgnè martedì 21 dicembre 2021. È stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari nell'appartamento in cui è stato trovato, nel paese canavesano, in attesa dell’udienza del rito direttissimo che si terrà il prossimo 12 gennaio con l'accusa di essere rientrato illegalmente sul territorio nazionale.

Arapi era uno dei cinque complici dell'esecutore materiale dell'omicidio, Kujtim Avdul, che fu arrestato in Albania nel luglio 2015. Tutti, a eccezione di quest'ultimo (che ha avuto una pena più grave), sono stati condannati a dieci anni di reclusione. Lui era stato bloccato a Nichelino insieme ad altri tre. Il commando, allora, aveva deciso di punire lo spacciatore ritenuto responsabile di avere infastidito una prostituta che veniva protetta da quel gruppo di criminali. Evidentemente, con l'espulsione e il rimpatrio avvenuto nell'aprile 2021, qualcosa non ha funzionato visto che l'uomo è rientrato in Italia, prima di essere controllato e intercettato da una pattuglia dei carabinieri.

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