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Cronaca Bruino

Omicidio Patriti: la Cassazione conferma l'ergastolo a Maria Teresa Crivellari

L'omicidio avvenne nel 2010 e a quattro anni di distanza arriva la condanna definitiva all'ergastolo per la casalinga 44enne ritenuta la responsabile del sequestro, omicidio e occultamento dal cadavere di Marina Patriti, la moglie del suo amante

Maria Teresa Crivellari dovrà scontare l'ergastolo in maniera definitiva. La Corte di Cassazione ha infatti rigetto il ricorso presentato dalla donna stessa, dopo il pronunciamento della Corte d'Assise del giugno 2013.

La donna è ritenuta la responsabile del sequestro, omicidio e occultamento dal cadavere di Marina Patriti, la moglie del suo amante. L'omicidio è avvenuto tra Bruino e Sant'Ambrogio nel febbraio 2012, ma il corpo della vittima venne rinvenuto solo dieci mesi più tardi dai Carabinieri: era stato sotterrato nel giardino della stessa Crivellari.

Oltre che l'ergastolo per la casalinga 44enne, sono state confermate le pene anche per il figlio Alessandro Marella (15 anni e mezzo) e per i complici Andrea Chiappetta (16 anni) e Calogero Pasqualino (12 anni): la pena di quest'ultimo è stata ridotta dalla Corte d'Assise perché a differenza degli altri due ha partecipato sì al rapimento, ma non aveva previsto che la vittima sarebbe stata uccisa.

Si conclude così il lungo processo per la morte di Marina Patriti. Nei mesi passati sono emersi anche i dettagli di quella tragica giornata, con la donna sedata, rapita, caricata su un'auto e portata nel garage dell'abitazione di Maria Teresa Crivellari. Lì poi fu avvelenata con topicida e infine soffocata con un sacchetto di plastica.

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