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Il Piemonte brucia: 279 incendi da inizio novembre, Torino tra le più colpite

A riferirlo sono i dati della Regione. In montagna la scarsità di neve aumenta il rischio di roghi ad alta quota

Stato di massima pericolosità in Piemonte per quanto riguarda gli incendi boschivi. A riferirlo è la Regione stessa secondo cui, dal 5 novembre – data di inizio dell'emergenza – si contano un totale di 279 interventi su roghi divampati in tutto il Piemonte, che hanno coinvolto ben 2.385 volontari del Corso Aib Piemonte, associazione convenzionata con la regione per le attività di prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi. 

Tra le province più flagellate, in testa ci sono Torino e Cuneo. Nel frattempo, prosegue l'attività coordinata dal sistema costituito da Protezione civile regionale, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Volontari Aib Piemonte, Vigili del fuoco e ditte elicotteristiche private, con il supporto dei velivoli del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

A causa della siccità prolungata, sulle montagne non c'è neve e ciò aumenta il rischio di incendi in quota. A tal proposito, il Comune di Sestriere, per prevenire pericolosi incendi sul territorio comunale e tutelare il patrimonio naturalistico delle nostre montagne, ha vietato il lancio di petardi e fuochi d'artificio nella notte di Capodanno. 

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