Emergenza furti di catalizzatori a raffica sotto le auto parcheggiate e nei depositi di Torino Regio Parco, caccia a più bande
Nella notte una è fuggita
Predoni dei catalizzatori scatenati in tutta Torino e, in particolare, in via Rossetti fuori e dentro al deposito giudiziario di auto. L'ultimo tentativo di rubare i preziosi pezzi delle auto, che possono essere rivenduti a prezzi che raggiungono i 500 euro ma che, per l'automobilista che ha subito il furto, comportano una spesa che può arrivare fino a 1.500 euro, è avvenuto la notte di mercoledì 26 maggio 2021. I poliziotti intervenuti non ce l'hanno fatta a bloccare gli autori dei furti, che però non sono riusciti a portare via nulla e sono fuggiti a mani vuote facendo perdere le proprie tracce nel parco della Colletta.
"Nel deposito giudiziario che gestisco - dice Alfonso Zurlo a TorinoToday - ribaltano le auto per tagliare i catalizzatori. Sono ormai più di due mesi che la situazione va avanti nonostante i molteplici sforzi della polizia: questi furfanti, che agiscono in squadre composte da tre a otto persone, colpiscono di notte eludendo i sistemi di sorveglianza, agendo in pieno buio con piccole torce e seghetti. I dipendenti hanno paura di trovare i ladri all'interno e di essere aggrediti. I malviventi lavorano al buio, sanno come eludere il sistema di allarme. La settimana scorsa ci hanno colpiti tre volte di fila, il mese scorso altre tre e so per certo che non è soltanto un problema del nostro deposito. Fuori riescono a infilarsi sotto le auto e a tagliarle, anche se qui lavorano con qualche difficoltà in più".
Naturalmente, questo fenomeno non esisterebbe se non ci fosse un fiorente mercato nero dei catalizzatori, anche sugli stessi social network.