Barriere architettoniche, Magliano: "Piano chiaro per eliminarle"
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday
Una città senza barriere (architettoniche, sensoriali, di qualsiasi natura) cambierebbe la vita non a una sparuta minoranza di sfortunati, ma a quasi un terzo della popolazione torinese, e sarebbe una conquista anche per anziani, per persone con disabilità momentanea e per tante altre categorie di cittadini. La stima del 30% è del Coordinamento Comitati Spontanei di Quartiere “Domenico Sereno Regis”.
Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche dovrà avere un approccio pragmatico e non dovrà limitarsi all’elenco delle priorità degli interventi (considerando il budget a disposizione e le diverse gravità delle situazioni): dovrà piuttosto articolarsi quale progetto pluriennale con scadenze e obiettivi chiari, non irraggiungibili ed esplicitamente dichiarati.
Questa istanza proviene principalmente dai cittadini ed è giusto che la sua realizzazione da parte dell’Amministrazione Civica sia sottoposta al principio della più totale e trasparente accountability. Sempre sperando che questo tipo di interventi sul territorio, che sono interventi di civiltà, non siano impediti da improvvisi e scellerati tagli di bilancio.
Ma è un’ipotesi alla quale non voglio neppure pensare.
I più letti
-
1
'Le Iene' dentro il triangolo del crack di Torino Barriera di Milano: spaccio h24 e donne pronte a prostituirsi per fumare
-
2
Tentato omicidio a Torino: ragazzo non accetta la fine della relazione e massacra la ex a coltellate, lei è grave
-
3
Sesso (anche di gruppo) con una ragazza di 16 anni: militare degli alpini condannato a Torino
-
4
Incidente sull'autostrada Torino-Milano: furgone tampona camion che si ribalta, un morto