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Cronaca Barriera di Milano / Via Brandizzo, 17

Barriera di Milano: chiuso il “bar della droga”, in manette marito e moglie

Sigilli al "Ladi" di via Brandizzo 17. In totale sono tredici le persone arrestate con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Trovate armi, munizioni e, in precedenza, anche un aereo

Un bar di Barriera di Milano divenuto una vera e propria base logistica per il traffico di droga. A gestirlo erano marito e moglie, finiti in manette insieme ad altre undici persone ora accusate dei reati di traffico transnazionale di stupefacenti e detenzione di armi e munizionamento da guerra.

L’operazione, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Torino, si è concentrata principalmente nei locali del “Ladi” di via Brandizzo 17, in gestione a Vladimir Kolaj, 30enne albanese - con precedenti per droga ed ex campione di braccio di ferro nel paese di origine - e alla moglie Gina Manole, 33enne rumena. Dalle perquisizioni del bar - e soprattutto della cantina ad esso annessa - che gli agenti hanno effettuato anche grazie all’ausilio di unità cinofile, è stato rinvenuto e sequestrato il seguente materiale: 2,5 chili di cocaina, 11,5 chili di marijuana, una pistola a tamburo calibro 32, un fucile - poi risultato giocattolo - del tutto simile al modello Ar70 con doppio caricatore, carte di identità in bianco e, dulcis in fundo, anche numerose munizioni da guerra e comuni da sparo, queste ultime trovate all’interno del calcio-balilla del bar. 

In manette, oltre a marito e moglie, sono finite altre 11 persone.

L’intera indagine, iniziata mesi fa, aveva portato a sequestrare anche un aereo ultraleggero modello Dynamic, che i malviventi utilizzavano per trasportare la droga all’estero. Il bar “Ladi” è attualmente posto sotto sequestro. 

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