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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano

Non accetta la gravidanza e picchia la compagna incinta di quattro mesi

L'uomo, un nigeriano, è ricercato per aggressione. La ragazza non rischia di perdere il bambino. Sul caso indaga la polizia municipale

Si era precipitata in ospedale sostenendo di essere caduta ma è stata ricoverata subito dopo per tutt’altro motivo, botte e lesioni da taglio. La protagonista di questa storia è una donna dell'est 37 anni, residente nel quartiere Barriera di Milano. La giovane, incinta di quattro mesi, si era recata alcuni giorni fa al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco chiedendo di essere visitata da un medico a causa di una sospetta caduta.

La prima diagnosi, però, ha dato un contorno decisamente più noir alla vicenda. Un taglio sulla coscia e alcuni lividi sul corpo hanno convinto i medici ad allertare la polizia municipale che è giunta sul posto per interrogare la donna. La verità è saltata fuori dopo pochi minuti.

La donna, in lacrime, ha raccontato di essere stata più volte picchiata dal compagno, un nigeriano che ad oggi non avrebbe ancora un nome e un cognome. E a quanto pare neanche una casa visto che la donna avrebbe preferito non fornire l’indirizzo agli agenti. L’uomo – stando al racconto della vittima – avrebbe reagito male una volta venuto a conoscenza della gravidanza. A quanto pare inaspettata.

Per non perdere il bambino che aveva in grembo la 37enne aveva deciso di rifugiarsi all’ospedale, raccontando però un’altra versione. Sperando, forse, di non essere scoperta. Una volta saltata fuori la reale dinamica dell’incidente la giovane è stata trasportata all’ospedale Sant’Anna dove – questa è la buona notizia - non le sono stati diagnosticati problemi per il nascituro. Da lì la richiesta di non fare più ritorno a casa, per paura di subire un’altra aggressione. E così dopo aver passato una prima notte presso un albergo convenzionato con il Comune di Torino la donna sarebbe stata affidata alle cure e alle attenzioni del Sermig.

La vittima – che avrebbe altri due figli in Russia, di cui uno avuto proprio dallo stesso uomo incriminato – ha poi sporto denuncia per lesioni aggravate presso i locali della polizia municipale della circoscrizione Sei di via Leoncavallo. Il caso è già stato affidato alla procura.

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