Disinfestazione e bonifica: l'Asl rimette a nuovo trincerino e Astanteria
Dopo le polemiche dei residenti e la lettera della circoscrizione Sette sono partiti i lavori di pulizia del canale di via Saint Bon e dell'ex ospedale di via Cuneo
E’ bastato una lettera inviata all’Asl dalla circoscrizione Sette per risolvere la piaga della disinfestazione del trincerone ferroviario di via Saint Bon e delle aree abbandonate dell’Astanteria Martini di largo Cigna.
All’invasione di acari, blatte e zecche il coordinatore alla Sanità Ernesto Ausilio ha deciso di rispondere facendo parlare i fatti. E così Asl e Regione Piemonte sono state informate dell’allarme parassiti tra le case popolari di via Cuneo civici 33 e 35. Giusto il tempo per coordinare gli interventi che due squadre di operai hanno messo sotto sopra il vecchio canale dimenticato, oggi meta di barboni, e i cortili dell’ex ospedale Einaudi, dove i ladri la fanno spesso da padroni.
Senza dimenticare gli imbarazzanti marciapiedi e terreni di via Cuneo e via Pinerolo dove ad abbondare sono i rifiuti, le siringhe e persino le deiezioni canine.
Una manutenzione che non toccherebbe minimamente all’Atc a cui spetterebbero soltanto le cure degli spazi comuni. “Dopo le nostre lamentele e la lettera di protesta si è mosso finalmente qualcosa – denuncia Ausilio -. La bonifica delle aree verdi incolte, però, deve essere solo il primo di una lunga serie di passi. Serviranno altri progetti per il futuro”.
Una pulizia, quella del borgo, applaudita anche dal coordinatore all’Ambiente Michele Pastore e dal presidente della circoscrizione Emanuele Durante. “Pian piano mettiamo altri tasselli indispensabili per il nostro progetto – dichiara Durante che aggiunge -. Non ci siamo dimenticati di Aurora e stiamo cercando di fare tutto il possibile per ottenere la riqualificazione di via Saint Bon e quella dell’Astanteria Martini”.
I residenti, per il momento, ringraziano e aspettano fiduciosi la riqualificazione. “Ora la Città deve pensare di mandare via i senzatetto da quel ponte – spiega Pino Lamendola del comitato spontaneo Aurora -. La gente non dovrebbe vivere in quelle condizioni, davvero poco dignitose. E il Comune, vista la situazione, non può rimanere a guardare in silenzio”.