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Cronaca

Disabili, ritardo dell'Italia su norme europee: da Torino parte una campagna

Il difensore civico Antonio Caputo scrive a Fassino per "Adoprarsi per sgravare le persone con disabilità da costosi e inutili aggravi burocratici per il rinnovo dei permessi di sosta"

Da Torino parte la campagna perché tutti i comuni italiani recepiscano in maniera definitiva le disposizioni europee emanate nel 1998 per il "contrassegno europeo" per disabili, in modo che possano parcheggiare in maniera più facilitata.

La campagna è promossa dal difensore civico Antonio Caputo: "Praticamente tutti gli altri paesi europei hanno fatto proprie queste disposizioni - ha detto Caputo - invece noi no, perché vige ancora in materia una burocrazia incredibile che obbliga disabili a ore e giornate di code e di incomprensioni per vedersi riconoscere i proprio diritti. Per questo - ha aggiunto - ho richiesto al sindaco di Torino, Piero Fassino, anche in qualità di presidente dell'Anci, di adoprarsi per sgravare le persone con disabilità da costosi e inutili aggravi burocratici per il rinnovo dei permessi di sosta".

Il difensore civico ha specificato che tale richiesta era già stata fatta un anno fa, ma che ha ottenuto "ben poca cosa, la situazione è ancora molto complessa per i disabili con i permessi scaduti o anche da fare per la prima volta. A Torino, qualche passo in avanti è stato fatto, ma nella maggior parte del paese nulla".

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