"I detenuti sputano? Riparatevi con gli scudi": la direttiva agli agenti del carcere fa infuriare i sindacati
La replica: "Non siamo sagome da bersaglio". E chiedono di ritirarla
"Il detenuto sputa, agenti andate vicino alla sua cella con la mascherina paraschizzi oppure proteggetevi con lo scudo in dotazione": è il contenuto di una disposizione di servizio a firma della sorveglianza generale e del comandante di reparto (facente funzione) inviata a luglio 2022 agli agenti di polizia penitenziaria nel carcere delle Vallette a Torino. L'accaduto ha mandato in subbuglio le organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Sinappe, Uil-Pa-Pp, Fns-Cisl e Cgil-Pp) che, in una nota, si sono dette "basite per aver letto per la prima volta una disposizione simile", di cui chiedono l'immediata revoca. "Sta alla direzione disciplinare le modalità operative dell'articolo 41 dell'ordinamento penitenziario, non certamente facendo fare al detenuto in questione ciò che desidera e vuole al punto di far diventare il poliziotti abituali e rassegnate sagome da bersaglio". I sindacati concludono ricordando che attualmente il reparto psichiatrico del carcere è in fase di ristrutturazione e, quindi, "i soggetti che ivi dovrebbero essere detenuti, sono sparsi in ogni luogo dell’istituto creando numerosi problemi al personale".