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Cronaca

Città della Salute, primato italiano per i tumori della pelle diagnosticati in anticipo

Dal 2011 Torino è al primo posto tra le città italiane per numero di melanomi diagnosticati con circa 19 casi all'anno ogni 100.000 abitanti contro una media italiana di 12 casi

Dal 2011 Torino è al primo posto tra le città italiane per numero di melanomi diagnosticati con circa 19 casi all'anno ogni 100.000 abitanti. Un primato che ha consentito alla Città della Salute di Torino di ospitare (da giovedì 12 a sabato 14 marzo)  il Congresso nazionale AIDNID (Associazione Italiana di Diagnostica Non Invasiva in Dermatologia) dal titolo "Integrazione ed innovazione tecnologica nella diagnosi dermatologica", organizzato e presieduto dal dottor Paolo Broganelli.

L'evoluzione delle tecniche diagnostiche non invasive ha sicuramente caratterizzato gli ultimi due decenni della dermatologia mondiale. Tali tecniche  hanno permesso ai dermatologi italiani di aumentare l'aspettativa di vita della popolazione grazie a interventi preventivi efficaci che, sino a pochi anni fa non erano immaginabili. Il notevole apporto pratico delle tecniche diagnostiche non invasive è aumentato parallelamente all'incremento di incidenza dei tumori cutanei, in particolare del melanoma. 

La sola causa ambientale correlata pare sia l'esposizione intensa ed intermittente ai raggi UV solari naturali ed artificiali. Le popolazioni del Nord Italia sono a maggior rischio per la carnagione chiara e per la scarsa abitudine della pelle all'esposizione solare. Per fortuna, mentre l'incidenza è andata aumentando, la mortalità si è mantenuta sostanzialmente stabile. Il concetto fondamentale riguarda sempre la diagnosi precoce e quindi l'individuazione ed asportazione del melanoma sottile.

La nuova microscopia a fluorescenza (metodica sperimentale) permette di osservare in vivo le strutture cellulari con notevoli affinità con l'esame istologico ma senza prelievi di cute. Tale tecnica è stata sperimentata anche presso la Città della Salute di Torino che, come suddetto, mantiene il primato in Italia per numero di melanomi diagnosticati.

In un contesto dove è fondamentale, dunque, la prevenzione, gli ambiti futuri della ricerca dovranno quindi focalizzare le risorse da un lato sul potenziamento della prevenzione e della diagnosi precoce, dall'altro sul trattamento dei pazienti attraverso farmaci specifici,  garantendo quindi un significativo incremento delle aspettative e della qualità di vita.

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