Detenuto morto nel carcere delle Vallette a Torino: quasi sicuramente è stato intossicato dal gas del fornelletto
Intossicato anche un altro che era in cella con lui, non è chiaro che cosa stessero cercando di fare
Un italiano di origine marocchina di 27 anni, detenuto nel carcere delle Vallette a Torino, è morto nella serata di ieri, martedì 21 marzo 2023, verosimilmente dopo avere inalato del gas dal fornelletto da campeggio in dotazione. Anche il suo compagno di cella è rimasto intossicato ed è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Maria Vittoria, in condizioni non gravi. Quando gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato esanime, per il giovane non c'era ormai nulla da fare.
I sanitari, accorsi nel carcere, non hanno potuto fare altro che accertarne il decesso. Il secondo detenuto è stato dimesso dopo avere trascorso la notte in ospedale ed è tornato in carcere. Al momento non è chiaro quali fossero le intenzioni dei due: le due ipotesi sono che stessero commettendo un gesto estremo insieme oppure che stessero semplicemente cercando un modo per ottenere lo sballo senza avere della droga.
"È ora - dice Donato Capece, segretario generale del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria - che al posto delle pericolosissime bombolette a gas, a volte trasformate anche in bombe contro il personale di polizia penitenziaria, si dotino le carceri di piastre elettriche per riscaldare il cibo dei detenuti. E il fatto che sia morto inalando il gas dalla bomboletta deve fare seriamente riflettere sulle modalità di utilizzo e di possesso di questi oggetti nelle celle. Già da tempo abbiamo sollecitato i vertici del dipartimento amministrazione penitenziaria per rivedere il regolamento penitenziario, al fine di organizzare diversamente l’uso e il possesso delle bombolette di gas".
