Marciapiedi impraticabili e zero controlli: "Il suk abusivo va chiuso"
Ennesima denuncia dei residenti del quartiere e del consigliere comunale di FdI Maurizio Marrone. Merce rubata e di dubbia provenienza nel mirino degli autori degli ultimi esposti
Marciapiedi e strade impraticabili, dalle prime ore del mattino fino a tardo pomeriggio. Da via Cottolengo a via Borgo Dora la musica non cambia. Gli abusivi posizionano per terra i teli bianchi e sopra ci piazzano le cianfrusaglie di dubbia provenienza. Il quartiere non dorme, per qualcuno il sabato e la domenica non sono due giorni tranquilli. Lo raccontano quelle persone che hanno avuto la forza di fotografare i problemi di una zona in balia degli abusivi. Vie e passaggi ostruiti, negozi chiusi ed esercenti costretti ad arrendersi alle minacce di chi deve vendere merce contraffatta o rubata.
Le fotografie che immortalano il degrado sono state scattate da chi non ne può più di vivere in mezzo ai ricettatori e agli irregolari. “Ogni sabato mattina troviamo le auto vandalizzate. Ma il Comune si gira dall’altra parte e fa finta di nulla” ci racconta un altro testimone. Stessa prassi in via San Pietro in Vincoli dove i residenti non possono nemmeno più parcheggiare sul lato della piazza a causa dei banchi degli irregolari. “Nei nostri video si vedono chiaramente gli agenti che girano per il quartiere ignorando questi signori – continua Marco -. Senza dimenticare quello che avviene a fine mercato con le strade trasformate in discarica. E noi tutti, di fronte a questo scempio, ci chiediamo cosa dobbiamo fare per riportare la legalità nel quartiere”.
“La sinistra ha giocato con le sue ricette buoniste sulla pelle di Porta Palazzo di Borgo Dora, di San Pietro in Vincoli e ora che il fallimento del libero scambio e' visibile a tutti sono i cittadini a dover pagare per tutti” accusa ancora una volta il capigruppo di Fratelli d'Italia in Comune di Torino Maurizio Marrone che aggiunge “Basta scuse! Esistono regolamenti comunali in vigore che vietano espressamente l'abusivismo commerciale, ma la polizia municipale competente a farli rispettare non fa il suo lavoro, accampando scuse su scarsità di mezzi e competenze condivise con la Polizia di Stato”.
