Le Molinette cadono a pezzi, i medici scrivono a Cota e Fassino
In una lettera di due pagine i medici espongono i problemi dei quali soffre l'ospedale torinese. Manca acqua calda in molti reparti, alcune sale operatorie sono senza impianto refrigerante, le strutture informatiche sono arretrate
Molti reparti senza acqua calda, sale operatorie senza impianto refrigerante, strutture informatiche e telematiche in una situazione pessima. Questa è la situazione delle Molinette, testimoniata dai medici che hanno scritto a Cota ed a Fassino. Due pagine di un appello accorato, lanciato dai medici che si può riassumere così: l’ospedale è vecchio, con tecnologie che devono essere modernizzate. Il peggio lo toccano i reparti di chirurgia e cardiochirurgia.
Ma il problema non è soltato legato all’arretratezza delle infrastrutture. I medici spiegano che manca personale, mentre i reparti sono dislocati in modo illogico.
L’attuale situazione delle Molinette è grave, e i finanziamenti per il rinnovo della sede sono stati col tempo sempre più ridotti. Buona parte degli edifici che compongono le Molinette sono d’altronde degli anni ’30, e i loro anni si fanno giustamente sentire: ormai l’ospedale sente i pesi dell’età (un cantiere è stato allestito in corso Bramante per riparazioni nell’ingresso principale) mentre sempre più lontana è l’ipotesi della Città della Salute, che dopo le regionali è ancora un miraggio.