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Cronaca

Torino esasperata dalla criminalità, i comitati scrivono al presidente Mattarella

I recenti fatti di cronaca che hanno visto la lente puntata sulle palazzine dell'ex Moi, hanno fatto scattare l'allarme degrado in città: la gente è esasperata e non si sente protetta dalle istituzioni

Una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere il dissenso e l'esasperazione dei cittadini torinesi di fronte al degrado, all'abusivismo, ai cruenti fatti di cronaca che stanno bersagliando la città nell'ultimo periodo. E' Federica Fulco, presidente del coordinamento comitati spontanei torinesi CCST, a scriverla di suo pugno, analizzando quella che è l'attuale situazione torinese dove, quelli che anche un tempo erano quartieri benestanti, oggi si sono trasformati in vere e proprie zone franche.

"In questi mesi mi sono occupata di fatti molto gravi nei confronti delle donne, temi che hanno molto colpito l'interesse e la sensibilità  pubblica - scrive la Fulco a Mattarella -. Alcuni ragazzi, tra cui uno che risulta clandestino, hanno stuprato una ragazza disabile nell'edificio definito ex Moi, palazzine occupate da tempo abusivamente da ragazzi scappati per una vita migliore da vari luoghi". Le molestie avvenute qualche settimana fa in piazza Galimberti hanno fatto scattare l'allerta: tante le manifestazioni che si sono svolte per le vie del quartiere e gli interventi da parte del Comune. Al momento, non essendo fattibile uno sgombero delle palazzine, il prefetto di Torino ha deciso per un presidio fisso, il quale avrà il compito di monitorare la zona e di preservarla da altri atti cirminali.

La cittadinanza è esasperata, lamenta carenza di controlli e protezione, sia da parte delle istituzioni che delle forze dell'ordine. Protezione latente, secondo i comitati, anche dall'alto: "Ci chiediamo se non fosse possibile rivedere il grande tema della Giustizia che rientra in quello della sicurezza - continua la Fulco -. Mai come ora, anche i quartieri più tranquilli sono diventati centri di spaccio, scippi e furti". Molti i quartieri benestanti di Torino che, nel tempo, si sono trasformati in zone franche dove vige la legge del più forte, della violenza e dalla microcriminalità. Il problema più serio resta quello della pena: sono gli stessi extracomunitari integrati che raccontano di come sia più facile delinquere in Italia a causa di leggi troppo tolleranti che permettono ai responsabili di uscire dal carcere, benchè arrestati, con estrema facilità.

L'esasperazione si riversa nelle strade, nelle numerose manifestazioni della cittadinanza che hanno caratterizzato gli ultimi periodi: "Sono tanti i cittadini torinesi che utilizzano il loro tempo libero a favore della società - e conclude la Fulco rivolgendosi al Presidente -. Ringrazio per l'attenzione che sono certa darà a questa mia lettera".

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