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Cronaca Aurora / Via Piossasco

Costato 128mila euro ora il giardino di via Piossasco annega nel degrado

Inaugurato più di due anni fa e già ridotto in condizioni disastrose tra bottiglie rotte e cartacce. La denuncia dal gruppo di FdI

Lo hanno inaugurato poco più di due anni fa con l’obiettivo di trasformarlo nel fiore all’occhiello del quartiere. Così, però, non è stato. E il giardino di via Cecchi angolo via Piossasco è diventato nel giro di poco tempo una pattumiera a cielo aperto. Il via vai notturno di ubriaconi e senzatetto ha finito per rovinare un’area verde che era stata riqualificata grazie ad un progetto del settore Arredo Urbano in collaborazione con la fondazione Contrada Onlus Torino e la circoscrizione Sette.

Un progetto piuttosto oneroso, basti pensare che sono stati necessari ben 128mila euro per la fornitura degli arredi, i murales, i lavori a carico di Smat e Iride e la posa della parete vegetale. E proprio il “muro” di piante che nelle intenzioni dell’assessorato alla Rigenerazione urbana avrebbe dovuto migliorare il microclima del giardino sembra essere caduto in rovina. Le piante sono secche e non certo rigogliose come nelle più rosee previsioni. Per non parlare delle zone gioco dove cumuli di cartacce e bottiglie vuote fanno capolinea tutti i santi giorni. Tra le piante, inoltre, non è raro trovare cocci di vetro e fazzoletti mentre i cestini soffocano a causa della spazzatura.

Giardino degli sprechi via Piossasco

A chiedere la pulizia del giardino di via Cecchi è il capogruppo di Fratelli d’Italia della circoscrizione Patrizia Alessi. “Mi piacerebbe sapere a quanto ammonta la manutenzione annuale del piccolo polmone verde – dichiara Alessi -. In questo momento è il degrado a farla da padrone e molte famiglie non hanno intenzione di sopportare a lungo questa situazione”.

Non sembra pensarla proprio allo stesso modo il coordinatore all’Ambiente della circoscrizione Sette Giuseppe Cammarata. “Con l’arrivo della bella stagione le persone sono tornate a frequentare quel luogo di ritrovo con più assiduità – replica Cammarata -. Tuttavia a seguito delle lamentele contatteremo Amiat chiedendo un occhio di riguardo. La riqualificazione del giardino ha portato un beneficio a tutto il quartiere e non intendiamo certo abbandonarlo”.

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