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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Falchera / Via Gino Marinuzzi Musicista

Si sente male in classe: liceale salvato dal personale scolastico con il defibrillatore

È ricoverato all’ospedale Giovanni Bosco di Torino ed è fuori pericolo

L’immediato intervento del personale della scuola e la scarica del defibrillatore sono risultati fondamentali per salvare la vita a uno studente del Liceo Giordano Bruno di via Marinuzzi a Torino. Lo confermano i medici dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino: “Sono risultate fondamentali per la salvezza dello studente in arresto cardiaco. Un episodio che dimostra quanto sia importante la formazione e la cultura della defibrillazione precoce”.   

6 anni fa, il 3 febbraio 2014, per arresto cardiaco moriva Lorenzo Greco a 12 anni, all’Istituto Agnelli dove non era presente il DAE strumento salvavita. Ieri la vita dello studente del Giordano Bruno è stata salvata grazie alla formazione del personale scolastico e all’azione intrapresa da anni sul territorio dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus che ha donato quel defibrillatore alla scuola nel 2016. Oggi sono 510 i defibrillatori installati nelle scuole del territorio, di ogni ordine e grado, oltre 6.000 le persone formate e 28.000 cittadini e studenti ai quali gratuitamente viene insegnato come salvare una vita.

Ha dichiarato Marcello Segre, Presidente dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus: “Improvvisamente lo studente perde i sensi, immediati i soccorsi con l’inizio delle manovre di rianimazione cardiopolmonare con il massaggio cardiaco e tempestivo il posizionamento delle piastre del defibrillatore (DAE) posizionato nella palestra della scuola. Una vera squadra del cuore si è immediatamente attivata nei diversi ruoli (chiamata 112, riconoscimento coscienza e respiro, inizio massaggio, utilizzo del dae). Lo strumento riconosce un ritmo anomalo e consiglia la scarica che viene erogata seguendo le istruzioni vocali dello strumento con l’invito a continuare le tecniche apprese. Alla seconda analisi dopo due minuti il DAE non richiede più l’erogazione della scarica. Tempestivo anche l’arrivo dei soccorsi con il personale sanitario e i mezzi del sistema 112/118 che continuano le manovre e trasportano in Pronto Soccorso lo studente”. Conclude il Presidente Marcello Segre: “Dal defibrillatore prontamente recuperato dal nostro personale, viene estratto il tracciato che viene consegnato ai medici del Pronto Soccorso e della Rianimazione del Giovanni Bosco”.
   
 

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