Prostituta uccisa e gettata nel fiume: condannato a 25 anni, ma è svanito nel nulla
Il padre arrestato per resistenza
Daniele Ughetto Piampaschet, 41 anni, è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 25 anni per l'omicidio della prostituta nigeriana Anthonia Egbuna, il cui corpo fu trovato nel Po a San Mauro Torinese nel febbraio 2012. Ma quando i carabinieri si sono presentati a casa sua, a Giaveno, sabato 13 luglio 2019 per portarlo in carcere non lo hanno trovato. È di fatto latitante.
L'uomo era rimasto a piede libero: dopo la sentenza di secondo grado aveva dovuto restituire il passaporto e aveva il divieto di lasciare l'Italia.
Sabato il padre ha tentato di bloccare i carabinieri ed è stato arrestato per resistenza.
Egbuna era sparita nel nulla il 28 novembre 2011, data in cui i magistrati ipotizzano che sia stata uccisa, strangolata, e poi gettata nel fiume. Ughetto Piampaschet aveva scritto alcuni romanzi, mai pubblicati, intitolati 'La rosa e il leone' e 'Il braccialetto di corallo', in cui, secondo glio investigatori, vi sarebbero evidenti riferimenti alla morte della donna.
Lui, però, si è sempre professato innocente e ha negato ogni coinvolgimento nell'omicidio, sostenendo che a voler uccidere la ragazza siano stati i suoi protettori.
I processi contro di lui (è stato difeso dall'avvocato Stefano Tizzani) hanno avuto un andamento altalenante. La sentenza definitiva e inappellabile, però, è stata di condanna.