In via Plava il mercato è in crisi. I banchi erano 80, oggi solo 4
Il mercato di via Plava 117 è ridotto al lumicino: quattro banchi fissi, in un quartiere dove le serrande abbassate dei negozi ormai non si contano più.
Ottanta postazioni disponibili; quattro banchi rimasti. È il panorama di via Plava 117, zona Mirafiori Sud, davanti ai cancelli della Fiat. Un deserto che intristisce l’animo, e che dimostra quanto la crisi stia colpendo questa città. Va detto che il mercato di via Plava soffre già da molto tempo: da anni il numero di banchi si è drasticamente ridotto, ma ora con quattro ambulanti fissi si è toccato il fondo. Una situazione dalla quale uscire non è facile, soprattutto ora che si è in un momento di gravissima crisi economica, davanti alla quale solo i mercati grossi sembrano riuscire a sopravvivere.
Qui viene a comprare solo chi conosce la zona. Ovvero i residenti, e pochi altri affezionati. Non sorprende che il luogo si sia trasformato in un deserto: camminando nella vasta struttura coperta, si sente l’eco dei propri passi. “Questa è la situazione di ogni giorno – afferma uno dei pochi ambulanti rimasti – Fino a qualche mese fa, eravamo in sei. Adesso siamo in quattro, e niente ci lascia presupporre di crescere di numero”.
Insomma, una situazione a dir poco tragica. Per gli ambulanti, è proprio la struttura coperta ad essere uno dei punti a sfavore: coprirebbe la visuale, e renderebbe il mercato poco visibile. Ma il problema non è solo questo: il quartiere è vecchio, e i clienti sono sempre meno. “I nostri acquirenti sono i soli residenti. Ma il quartiere è invecchiato, e non c’è ricambio nella clientela”, spiegano dal mercato. Insomma, se mancano i clienti, i banchi se ne vanno; ma se l’offerta diminuisce, lo stesso fanno gli acquirenti. E il declino del mercato continua.
Una crisi di vendite che contagia anche il quartiere attorno, dove le serrande abbassate sono la normalità, e non l’eccezione. Negli scorsi mesi hanno chiuso tre negozi, e perfino la Coop ha dovto trasferirsi, un anno fa. “Del nostro problema hanno scritto tutti – commenta il macellaio del mercato – ma nessuno ci ha ancora aiutato a risolvere la nostra situazione”.
