rotate-mobile
Cronaca

Imprese e artigiani in affanno: "Il 45% ha ordini per solo un mese"

Secondo un'indagine di Api Torino, la situazione per piccole-medie imprese e artigiani, anche se con qualche piccolo segno di ripresa, è pur sempre dominata dall'incertezza e dal ricorso ad ammortizzatori sociali

Ordini per solo un mese. Se un tentativo di ripresa c’è, le ordinazioni per le piccole e medie imprese rimangono a scadenza limitata. Il dato emerge dall'indagine congiunturale di Api Torino, che ha esaminato il secondo semestre 2013 e le prospettive per il 2014. I dati sono in media in risalita, ma ancora non abbastanza per dire la situazione fuori dal pericolo della crisi; il presidente di Api, Fabrizio Cellino, definisce i dati "timidi segnali di ripresa" - aumento della produzione del 2,2% e frenata nel calo dell'occupazione - che devono però essere "confermati". "Le imprese - dice - non possono essere lasciate sole".

Confrontando le precedenti rilevazioni, si può osservare un piccolo recupero, anche se le differenza tra dichiarazioni di aumento-diminuzione di fatturato riferite ai livelli di ordine e fatturato rimangono negative: saldo ordini -3,7% (contro il precedente -23%), saldo fatturato -4,8% (contro il precedente -26,8%).

Solo il 27.2% delle imprese manifatturiere ha avuto un aumento di produzione, comunque limitato al +2.2%. Il tutto sembra comunque essere determinato dai mercati esteri, mentre il commercio nel nostro paese rimane stagnante.

Per l’occupazione, il 25.8% delle imprese ha dichiarato di aver fatto ricorso ad ammortizzatori sociali (sei mesi fa erano quasi il 29%). Attorno al 71% sono però le imprese che continuano a denunciare difficoltà a incassare i propri crediti, mentre il 43.8 ha fatto richiesta di nuovi finanziamenti presso gli istituti bancari.

Le prospettive per il 2014 sono però regolate da un generale livello di incertezza. A cominciare dall’uso degli ammortizzatori sociali: è del 33,2% la percentuale di imprenditori che ne prevedono l’utilizzo, mentre per le previsioni Api Torino i nuovi investimenti si ridurranno al 39,2%. Anche l’andamento delle imprese artigiane è negativo: è ancora prevista una battuta di arresto nel primo semestre 2014. Secondo l'assessore al Commercio della Regione Piemonte, Agostino Ghiglia, la rilevazione "conferma le problematiche che impediscono un rapido evolversi della crisi, in special modo le misure fiscali penalizzanti e il difficile accesso al credito". "La Regione - sottolinea Ghiglia - continua a sostenere la competitività delle piccole e medie imprese, attraverso le misure tendenti a favorire gli investimenti".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprese e artigiani in affanno: "Il 45% ha ordini per solo un mese"

TorinoToday è in caricamento