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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Crescono gli abbandoni dei cani e dei gatti. "Colpa della crisi"

A causa dei problemi economici delle famiglie, i torinesi abbandonano sempre più frequentemente i loro amici a quattro zampe. Per la Lida, si verifica quasi un abbandono al giorno

Un abbandono al giorno. Questa è la percentuale stimata dalla Lida di Torino, relativamente al fenomeno dell’abbandono degli animali domestici in città.

Il motivo principale? La crisi. Per Ruben Venturini, presidente della sezione di Mirafiori Sud, la situazione va presa molto sul serio: “La crisi sta piegando le famiglie – spiega – e può capitare che le vittime la mancanza di soldi siano gli animali domestici, specialmente i gatti”. Venturini stima un incremento del 20-25% rispetto all’anno scorso di animali domestici lasciati ai gattili o ai canili, o semplicemente abbandonati in strada.

Nell’ultimo mese, secondo i volontari, sarebbero almeno trenta i gatti in più nei gattili (cifra un po’ più bassa per i cani). “I gatti sono gli animali che risentono di più di questo fenomeno, perché molti non sono microchippati o non hanno un tatuaggio, e dunque risalire al proprietario è molto difficile. Per i cani la situazione è diversa, ma anche nei canili si registrano aumenti di esemplari, trovati abbandonati”.

Insomma, i primi a soffrire questa crisi impietosa sono gli animali. Mantenere un gatto o un cane, in effetti, può essere molto costoso, soprattutto se l’animale necessita di cure o di visite dal veternario. E dunque si ricorre all’abbandono. “Sono anni che la Lida si batte per una piccola mutua anche per animali – spiega Venturini – cosi si può evitare una situazione come l'abbandono. Noi abbiamo in mente di creare una rete solidale di veterinari che possano curare gratis gli animali delle famiglie disagiate, per evitare di far finire queste povere creature sulla strada. Sfortunatamente all’appello non hanno ancora risposto in molti, ma voglio sperare che della vicenda si interessi anche il mondo della politica: ogni Comune, in collaborazione con le associazioni animaliste riconosciute dal ministero dell’ambiente, potrebbe mettere a disposiziona fondi per far fronte alle necessità delle famiglie con problemi economici, e con a carico anche un animale”.

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