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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Mirafiori Sud

Non solo fabbriche, ecco i 7 luoghi più belli e sconosciuti di Mirafiori

Il "quartiere operaio" di Torino sud nasconde tanti gioielli storici e architettonici da conoscere e visitare

Castello di Mirafiori

Su una terrazza naturale lungo il Sangone, nel 1581 Jacopo di Savoia-Nemours fece costruire una villa denominata Pellegrina. Quattro anni dopo, edificio e terreno passarono al duca Carlo Emanuele I di Savoia, che nel 1585 donò tutto alla giovane moglie Caterina D’Asburgo. In onore delle origini spagnole della moglie, Carlo Emanuele I battezzò il possedimento con il nome di Miraflores, ovvero “guarda i fiori”.

Nella realizzazione del castello di Mirafiori venne infatti data grande importanza al parco e ai giardini, tanto da deviare anche il Sangone. Nel 1636 il castello divenne la dimora di Maria Cristina, mentre nel 1640 fu bombardato dall’esercito francese. I Savoia persero così interesse per il castello di Mirafiori, preferendo far costruire le residenze di Venaria e della vicina Stupinigi.

Nel 1741 la residenza fu riadattata a manifattura di tabacco e, infine, nel 1753 re Carlo Emanuele III la vendette all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, gli stessi proprietari di Stupinigi. Nel 1866 la tenuta fu ceduta a Rosa Vercellana, amante e futura moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, che anche se non poteva rivendicare diritti dinastici per sé e per i figli (essendo la seconda moglie detta “morganatica”) acquisì il titolo di contessa di Mirafiori e Fontanafredda.

Il castello era ormai in pessime condizioni e a fine Ottocento fu quasi completamente demolito. Della maestosa residenza oggi restano solo pochi resti nel parco lungo il Sangone.

Il Castello di Mirafiori

(Foto da Museo Torino)

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