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Cronaca

Reperti storici datati 1500, ecco cosa c'è sotto il parking di corso Galileo Ferraris

Ciò che le ruspe rischiano di demolire con il consenso di Comune e Sovrintendenza fa parte dei passaggi sotterranei costruiti da Pietro Micca, unico modo per raggiungere il forte del Pastiss, datato 1500

Le mura che sono emerse a seguito dei lavori per il parcheggio interrato di corso Galielo Ferraris e che rischiano di essere abbattute dalle ruspe fanno parte della galleria di comunicazione sotterranea tra il Rivellino degli Invalidi e il corpo di piazza della Cittadella datato 1689. Si tratta di una parte dei 21 chilometri di passaggi sotterranei recuperabili dei quali solo 4 chilometri sono attualmente visibili.

Queste gallerie, peraltro, permetterebbero di raggiungere con estrema facilità uno dei patrimoni più importanti della Città, il cosiddetto Pastiss, un edificio militare del 1500 perfettamente restaurato, un bene che, attualmente, risulta raggiungibile solo attraverso un tombino e di cui davvero pochi sanno dell'esistenza.

Palazzo Civico ha detto no alla sospensione dei lavori, autorizzati, invece, dalla Sovrintendenza Archeologia e delle Belle Arti. Le ruspe, rischiano, dunque, di abbattere un bene archeologico di rilevanza storica fondamentale. Rilevanza che, invece, è stata rimessa ai tecnici della Sovrintendenza i quali si riserveranno di apportare eventuali modifiche al progetto del parcheggio interrato qualora la valutazione effettuata darà esisto positivo. Ciò che rischia di esser maggiormente celato agli occhi dei torinesi e dei turisti è il Pastiss, una casamatta posta a protezione ravvicinata del bastione San Lazzaro della Cittadella di Torino, uno dei tre bastioni rivolti verso la campagna. Costruita tra il 1572 e il 1574 per volere dl Duca Emanuele Filiberto di Savoia, avrebbe dovuto far parte di un più ampio progetto di opere di fortificazione che, tuttavia, non fu portato a termine. Pochi sanno della sua esistenza, eppure è un edificio completamente restaurato e agibile al quale, al momento, è possibile accedere solo per mezzo di un tombino.

Ecco cosa c'è sotto la il parking >>

"E' più importante la nostra storia di un parcheggio privato - incalza Viviana Ferrero, consigliere grillino della Circoscrizione 1 -. E' assurdo che i lavori procedano incuranti di ciò che emerge ogni giorno dalla terra e dei reperti archeologici rinvenuti". La polemica, dilagata sul web, ha accolto i consensi di migliaia di cittadini sulla pagina Facebook "Salviamo il patrimonio archeologico della Città", una pagina nata ad hoc per salvaguardare quello che è uno dei beni più importanti della storia piemontese che, tuttavia, pare non essere così determinante per decidere un immediato stop dei lavori.

"La Sovrintendenza deve rivedere il progetto - continua la Ferrero -. Fermare i lavori è fondamentale per riqualificare il Pastiss". Già, peccato che fino al parere dei tecnici, le ruspe continueranno a scavare, rischiando di distruggere altre mura dei passaggi sotterranei. E il Comune, malgrado una vivace opposizione, sta a guardare.

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