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Cronaca San Salvario / Corso Guglielmo Marconi

Corso Marconi, avanti con i box. Il comitato medita il ricorso al Tar

Dalla commissione consiliare di questa mattina è emersa la volontà di andare avanti nel progetto, eccetto importanti novità. Due imprese si sono fatte avanti per i lavori nel pertinenziale

Per corso Marconi, niente da fare. Almeno per ora. L’apertura delle buste e l’attuale opposizione dell’assessorato a sospendere i lavori, fa vanificare gli intenti dei 3.000 firmatari che sono contrari ai parcheggi interrati nello storico viale. Che i box pertinenziali di corso Marconi non piacciano ai residenti è cosa nota, ma l’accanimento dimostrato nella commissione consiliare di questa mattina dimostra che quella dei cittadini di San Salvario non è solo una battaglia contro un progetto, a loro detta decisamente impattante, ma anche una lotta nella quale entrano in gioco affetti e sentimenti.

Perché sotto quelle piante che verrebbero sacrificate per la realizzazione dei pertinenziali i cittadini sono cresciuti, e amano ancora adesso passeggiare: “Chi camminerebbe – hanno affermato – in una strada assolata?”. Per loro, corso Marconi è ancora il grande boulevard simbolo di san Salvario, come l’avevano progettato gli architetti di Sua Altezza Ducale quando realizzarono la “delizia” del Valentino.commissione consiliare corso marconi-2

Come ha ricordato il professor Umberto Capra, uno dei firmatari, corso Marconi è uno dei viali alberati più antichi di Torino, e alcuni degli attuali ippocastani sono ancora quelli dell’Ottocento. Sacrificando gli alberi per i box auto, verrebbe meno, secondo i 3.000 firmatari della petizione, l’effetto prospettico del corso, attualmente un imponente “cannocchiale” alberato che conduce naturalmente l’occhio dell’osservatore verso il castello del Valentino. E se, come ha ricordato il presidente del comitato Salviamo Corso Marconi Giancarlo Portis, nel 2015 si terrà al castello una riunione degli architetti del paesaggio, come giustificare la spianata davanti alla Regia Delizia di corte? Al posto degli ippocastani ad alto fusto sarebbero posizionate delle piantine giovani, in vasche di cemento nelle quali gli alberi avrebbero poca possibilità di svilupparsi.

Altro problema sollevato, la presenza di falde. L’ingegner Marino Bernardi ha osservato come San Salvario sia una zona storicamente ricca di acque, oltretutto in risalita (circa un metro e mezzo in 10 anni).

Ma l’esposizione dei cittadini, acommissione consiliare corso marconi (2)-2-2 tratti accesa, si è scontrata contro la realtà esposta dall’assessore Claudio Lubatti: “A meno che non ci sia una grande novità, non possiamo fermare il bando”. E, sempre in mattinata, la notizia: dall’apertura delle buste ben due imprese si sono fatte avanti per realizzare il pertinenziale. D’altronde, ha sottolineato Lubatti, se il bando non va deserto è perché qualcuno ha fatto un’analisi di mercato e ha realizzato che i parcheggi si possono vendere. Inutili, dunque, le constatazioni dei cittadini, che hanno spiegato che in zona molti box sono ancora invenduti.

Per Roberto Carbonero (Lega Nord) la situazione è però delicata: “Abbiamo verificato che in zona ci sono tanti box ancora in attesa di essere venduti – ha affermato – e temo ad aggiudicarsi gli appalti dei parcheggi saranno solo una anzienda o due”. Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato la sua opposizione: “I pertinenziali servono a chi abita nel quartiere; ma, se i residenti non li vogliono, perché costruirli?”.

Salvo ulteriori novità, però, il progetto andrà avanti; Ma ci sono novità come, ad esempio, un possibile ricorso al Tar da parte del comitato. “Se non ci sono soldi – ha concluso il professor Capra – quello che i cittadini chiedono è di non impedire che quegli alberi possano essere curati in futuro”.

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