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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Controllore Gtt accusato di razzismo, scende in campo l'a.d. Ceresa

I fatti segnalati da un passeggero del tram della linea 16 fanno riferimento a un episodio avvenuto venerdì 21 novembre. Il numero uno della società che gestisce il trasporto pubblico torinese si è informato e ha riposto

Tante volte abbiamo parlato di aggressioni avvenute sui mezzi pubblici ai danni di dipendenti Gtt o di passeggeri stessi. Non sono mancate parole forti da parte di sindacalisti che in qualche occasione hanno attaccato l'azienda per mancanze forse colmabili, o soluzioni forse praticabili e non impossibili come veniva detto. Non sono mancati nemmeno i vandali che hanno ridotto male le stazioni della metropolitana, costringendo di fatto l'azienda a dover ripristinare tutto nel più breve tempo possibile. Insomma, negli ultimi mesi è successo davvero di tutto. La vita sui mezzi pubblici sembra essere tutt'altro che tranquilla insomma, e l'ennesimo "episodio antipatico" è stato segnalato direttamente all'amministratore delegato Walter Ceresa che, da buon "padre di famiglia", si è informato su quanto riferito da una lettera firmata con uno pseudonimo e ha dato una risposta secca difendendo i suoi "figli".

La denuncia arrivata al numero uno di Gtt parlava di aggressioni verbali e razziste da parte di un controllore a un passeggero di origine marocchina. I fatti, stando a quando si legge nella lettera, sono avvenuti venerdì scorso (21 novembre) alle ore 12.30 circa sul tram della linea 16.

Nella ventina di righe scritte il passeggero racconta che, salendo sul tram, si è trovato in una situazione "imbarazzante" con il "controllore che insultava in modo razzista il marocchino che poverino incassava e non poteva dire niente" e "l'altro controllore inerme ad assistere". "Poi sono sceso - racconta ancora - e sono arrivate 4 volanti perché il marocchino aveva i testimoni che lui era appena salito e non voleva scendere e non so più niente". Un episodio molto grave quello descritto dal passeggero, tanto che l'amministratore delegato Ceresa ha voluto far chiarezza e rispondere alle domande postegli al termine della missiva. "Vorrei una risposta su questo controllore - viene chiesto nella lettera -. Se non siete anche voi corretti, basta corruzione, prendere i provvedimenti necessari. Che schifo di gente prendete a controllare i nostri mezzi?".

La denuncia del passeggero non è rimasta senza risposta. A impugnare la penna è stato lo stesso Ceresa che, informatosi su quanto accaduto, ha scritto: "Gtt è costantemente accusata di non fare abbastanza per limitare l’evasione, spesso devo registrare episodi di aggressione verbale e anche fisica. Le potrei inviare immagini di miei controllori feriti a coltellate, presi a pugni, coperti di sangue e alcuni con pezzi di orecchio staccati con morsi. Questo non giustifica comportamenti scorretti e molto frequenti sono i miei inviti a comportarsi con la massima educazione. Ho analizzato - continua l'amministratore delegato - questo fatto con grande attenzione. Una raccomandazione di buon senso che diamo è quella di fare scendere il soggetto che non paga per evitare di creare tensioni sul mezzo e salvaguardare gli altri passeggeri. Questo che Lei chiama normalissimo marocchino e io chiamo passeggero, non conoscendo normalissimi italiani, africani, rom, ma solo passeggeri, nella prima parte a cui Lei non era presente, ha rifiutato di timbrare, si è ribellato all’intimazione di scendere, ha più volte vilipeso l’Italia e gli italiani. Quando sono arrivati i poliziotti - spiega - prima rifiutava di scendere e poi fingeva un malore come hanno potuto verbalizzare gli agenti intervenuti. Certamente se il controllore ha trasceso verrà richiamato e nel caso sanzionato se colpevole".

L'episodio in questione, dati alla mano, ha causato anche un ritardo alle linee che transitavano in quel tratto, e quindi i tram 3, 16, 18 e 27. "Concludo - scrive ancora Ceresa - non condividendo le espressioni che usa su Gtt e i suoi addetti che controllano i “nostri Mezzi” così come era un nostro mezzo quello dell’episodio in questione. Ovviamente su questa parte essendo io corretto, non corrotto e non essendo “schifo di gente” quella che controlla i mezzi, trasmetterò ai legali la pratica per tutelare al meglio la “nostra” Azienda. E siccome io sono una persona seria mi firmo e mi qualifico. Walter Ceresa Presidente e Amministratore Delegato Gtt".

Una risposta secca che stempera sul nascere le polemiche e i dibattiti che si sarebbe potuto portare dietro il vociferare di un episodio descritto in modo non corretto. Di questo ne prende atto anche il sindacalista Salvatore Russo, Rsu dell'Ugl, che fa un plauso a Walter Ceresa: "Bene la direzione presa dall'amministratore delegato . Finalmente qualcuno, oltre al sindacato, ci ha messo la faccia in questa azienda. Spero - dice ancora - che adesso ci si rimbocchi le maniche e si garantisca la sicurezza per i lavoratori di questa azienda".

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