Bruciavano i rifiuti dietro lo scalo, multa salatissima per due uomini

Una lunga ispezione ha visto la polizia di Stato impegnata nelle stazioni ferroviarie italiane, un’attività programmata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria e che ha interessato non solo gli scali ferroviari, ma anche le ditte di deposito di metalli ferrosi. Per il problema dei furti di rame.

I controlli, oltre che Porta Nuova e Porta Susa, hanno interessato Lingotto e Stura, mentre nella provincia sono stati estesi agli scali di Susa ed Avigliana, con  l’impiego di personale del Posto Polfer di Bussoleno, operatori del Posto Polfer di Santhià, oltre che la stazione di competenza, che hanno  monitorato gli scali di Biella, Tronzano, Bianzè, Livorno Ferraris, Saluggia e Sant’Antonino di Saluggia.

Complessivamente sono stati impegnati nelle attività di controllo 147 operatori della Specialità, con l’identificazione di 504 persone di cui 161 straniere e 21 minori.

I treni controllati sono 246, con l’ausilio di metal detector sono stati verificati numerosi bagagli a campione in 64 stazioni. I depositi di materiale ferroso soggetti a specifici controlli amministrativi sono stati complessivamente 13 tra Piemonte e Valle D’Aosta.

Nel torinese sono state controllate tre ditte. In particolare nella zona industriale di Rivalta, gli operatori hanno notato un fumo denso e nero provenire da un’area aperta adiacente la zona di stoccaggio. Ed è bastato un accertamento per capire che era in atto un grave illecito di natura ambientale. Il proprietario, un 50enne italiano ed un suo dipendente romeno di 43 anni, sono stati denunciati per combustione illecita di rifiuti. Le sanzioni amministrative sono state di 6.716 euro. L’area, ove il rogo era in atto, è stata immediatamente messa in sicurezza.