Natale 2012, Ascom: "Cauto ottimismo sui consumi dei torinesi"
I torinesi "non rinunceranno a festeggiare, sia pure in modo molto oculato, con i consueti regali e le tavole imbandite quella che, per antonomasia, è la festa più bella dell'anno"
Quando manca un mese al Natale, i commercianti torinesi sono cautamente ottimisti, ma soprattutto sono pronti a fare la loro parte nella convinzione che le famiglie "non rinunceranno a festeggiare, sia pure in modo molto oculato, con i consueti regali e le tavole imbandite quella che, per antonomasia, è la festa dei bambini e la più bella dell'anno". Così l'Ascom di Torino sintetizza le attese e le speranze delle varie categorie merceologiche interpellate.
Moderatamente ottimista il settore alimentare, anche se il lavoro, soprattutto per pasticcerie e pastifici, esplode negli ultimi giorni. I commercianti sono pronti a scommettere che "a trionfare sulle tavole dei torinesi sarà anche quest'anno la 'tradizione' con i prodotti del territorio e rigorosamente made in Italy": agnolotti, carni piemontesi, panettoni artigianali, vini e spumanti locali, gianduiotti piuttosto che prodotti esotici dal prezzo elevato o confezioni di grande effetto. La clientela non dovrebbe ridursi di numero anche se con una "generale diminuzione del valore medio degli scontrini".
Per l'abbigliamento quest'anno - secondo i commercianti - i consumatori punteranno soprattutto sui capi made in Italy, all'insegna dello "spendere meno, spendere meglio". Un moderato ottimismo nelle telecomunicazioni, "in modo specifico per quanto riguarda tutto il mondo della telefonia e collegati, come i-phone, ipod, ipad e tablet". Non azzardano previsioni le gioiellerie, mentre per i giocattoli si conta sul fatto il Natale resta la festa dei bambini e difficilmente si farà loro mancare qualche giocattolo sotto l'Albero. Si spera di tenere, ma anche di migliorare, i livelli di vendita dei libri.
L'anno scorso, con i viaggi di Natale e Capodanno, si chiuse sostanzialmente in pareggio con il 2010. Quest'anno si spera nel bis. Tra le destinazioni favorite, le capitali europee da sempre meta degli italiani per festeggiare il Capodanno, quali Parigi, Londra, Amsterdam, Praga, Budapest, Barcellona e Berlino. Chi cerca maggior relax e climi meno rigidi pensa alle tradizionali spiagge del Mar Rosso e, con qualche euro in più, si assicura il caldo puntando decisamente ai Caraibi, Cuba in primis, ma anche al Brasile e alle più esclusive località tradizionalmente riservate ad un turismo d'elite".
"Sarà anche questo per i nostri operatori un Natale da affrontare in modo diverso - afferma Maria Luisa Coppa, presidente dell'Ascom di Torino e provincia - con la consapevolezza ben chiara dei forti momenti di difficoltà che vivono le famiglie e che si fanno pesantemente sentire sui consumi, ma anche con la ferma decisione a giocarsi tutte le carte possibili per farcela. Aiutati, in questo, anche da una città che nel periodo delle feste natalizie si veste completamente a nuovo, arricchendosi di luci, di cultura e di arte e diventando ancora di più un polo di attrazione turistica, fra i più attrattivi del Paese. In questo senso, diciamo che anche le nostre attività commerciali sono pronte a fare la loro parte, a portare luce laddove sembrerebbe esserci solo il buio".