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Cronaca Corso Vittorio Emanuele II

Torino, confiscati beni per 4 milioni di euro a un commercialista: colluso con la 'ndrangheta

L'uomo è stato arrestato durante un'operazione denominata 'Pioneer'

Confiscati a un commercialista torinese beni per un valore di quattro milioni di euro, tra questi c'erano anche ben trentasei immobili. L'uomo era stato arrestato insieme a due esponenti di spicco di una nota cosca 'ndranghetista, ma aveva presentato ricorso contro la confisca dei beni. 

A infrangere le speranze del professionista ci ha pensato la Suprema Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dall'uomo e dai suoi familiari contro l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per anni 4 e la confisca di beni per un valore superiore a 4 milioni di euro decise da due diversi decreti emessi dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Torino.

La misura era stata presentata a seguito di indagini patrimoniali svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia. Il professionista era stato arrestato insieme a due esponenti di spicco della cosca 'ndranghetista Spagnolo di Ciminà operante in Piemonte, nell’ambito dell’operazione 'Pioneer'. Secondo gli investigatori il commercialista torinese aveva un ruolo nel sistema criminale della 'ndrangheta in Piemonte.

Tra i beni confiscati definitivamente e acquisiti nel patrimonio dello Stato vi sono i compendi di due aziende che si trovano in provincia di Torino e Lecce, quote societarie di diverse società, 9 rapporti finanziari, 36 beni immobili ubicati nelle province di Torino, Aosta, Savona, Vibo Valentia e Lecce e beni immobili registrati per un valore complessivo che supera i 4 milioni di euro. 

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