rotate-mobile
Cronaca Aurora / Via Vittorio Andreis

Dopo la notte ancora gravissime le condizioni del bambino folgorato

Non è ancora fuori pericolo di vita il bambino di otto mesi che ieri ha toccato dei fili elettrici in via Andreis. Attualmente è in coma all'ospedale Regina Margherita

Dopo la notte passata nel reparto rianimazione dell'ospedale Regina Margherita le condizioni non sono migliorate.

Il bambino di otto mesi che nel pomeriggio di ieri è rimasto folgorato da una scarica elettrica toccando dei fili collegati ad un computer - secondo il racconto dei genitori - è ancora in pericolo di vita ed è in coma. "Le condizioni sono stabili a ieri sera - ci dicono dall'ospedale -. Il bambino è sempre gravissimo ed è nel reparto rianimazione. Al momento non si può escludere nessuna ipotesi".

Si è svolto tutto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 30 aprile, in un alloggio di via Andreis a Torino. In casa c'erano entrambi i genitori, ma né la mamma né il papà sono riusciti ad evitare il peggio. Il piccolo, di origine marocchina, mentre giocava ha toccato alcuni fili elettrici ricevendo una forte scossa che lo ha lasciato senza fiato. L'intervento dei soccorsi è stato immediato e grazie ad un massaggio cardiaco il bimbo è stato rianimato, intubato e trasportato al Pronto Soccorso del Maria Vittoria.

In ospedale è arrivato in condizioni gravissime. Dopo la prima visita i medici ne hanno riservato la prognosi, senza poter escludere il pericolo di vita. In tarda serata si è deciso di trasferire il piccolo paziente nel reparto rianimazione del Regina Margherita. Durante il trasporto ha avuto tre arresti cardiaci, ma è riuscito a riprendersi.

Sulla vicenda intanto stanno indagando i Carabinieri, che hanno già sequestrato il computer con i fili collegati, un telefono cellulare e un caricabatteria. Secondo i primi controlli effettuati in casa della famiglia, l'impianto elettrico è risultato a norma.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo la notte ancora gravissime le condizioni del bambino folgorato

TorinoToday è in caricamento