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Cronaca

Il Natale di Alberto Musy, il "regalo" non è ancora arrivato

Gli investigatori non sono ancora riusciti a risalire all'aggressore di Musy, ma i familiari non perdono la fiducia. Il consigliere è sempre ricoverato in clinica

A nove mesi dall'agguato sotto casa, non è stato ancora trovato l'aggressore del consigliere comunale dell'Udc Alberto Musy. La famiglia non perde la speranza e dalle pagine di Repubblica ringrazia le tantissime persone che in queste feste hanno fatto sentire la propria vicinanza all'ex candidato sindaco di Torino. Regali e affetto sono giunti anche dall'estero, anche dal New Delhi.

La moglie di Musy, Angelica Corporandi d'Auvare, continua ad essere positiva sul fatto che gli investigatori risalgano a quell'uomo con il casco mostrato da un video che, nella mattinata del 21 marzo scorso, ha percorso le strade del centro passando davanti a decine di persone, fino ad arrivare in via Barbaroux e compiere il gesto noto.

Per quanto riguarda le condizioni cliniche di Alberto Musy, i medici non si sbilanciano ancora. Dopo i cinque colpi di pistola estratti (di cui uno alla tempia) i tempi di recupero saranno molto lunghi e non sarà certo una passeggiata né per lui né per la sua famiglia. Quanto alle feste di Natale appena passate, la moglie ha fatto sapere che è stata sempre insieme al marito ricoverato, così come le sue figlie.

Polizia e magistratura intanto continuano le indagini, ma il punto di svolta ancora non è arrivato. Angelica Corporandi d'Auvare dice che se il "regalo" non è arrivato a Natale, sarà magari per Pasqua, ma arriverà di certo.

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