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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Pinerolo / Piazza Sabin, 6

Due morti per l'esplosione in un alloggio a Pinerolo: condannato chi montò la cucina

I due montatori erano finiti alla sbarra con l'accusa di aver manomesso l'impianto del gas nell'appartamento dell'anziana coppia, dove in quei giorni erano in corso dei lavori di ristrutturazione, senza averne alcun titolo

Sono stati condannati a 2 anni con sospensione condizionale e non menzione della condanna i due artigiani romeni imputati per l'esplosione che il 29 ottobre 2021 causò la morte dei coniugi Maria Rosa Fiore e Dario Lisdero, nel loro alloggio di piazza Sabin a Pinerolo. Nella mattinata di oggi, giovedì 23 novembre, il gup Manuela Accurso Tagano ha accolto solo in parte le richieste della procura: alla fine dell'istruttoria il pm Alessandro Aghemo aveva chiesto per entrambi 4 anni per omicidio colposo plurimo e incendio. Inoltre i due, assistiti nel processo dall'avvocato Luca Zanotto, dovranno versare immediatamente provvisionali da 15mila euro a ciascuno degli 8 condomini costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Selena Ricca. 

I due montatori erano finiti alla sbarra con l'accusa di aver manomesso l'impianto del gas nell'appartamento dell'anziana coppia, dove in quei giorni erano in corso dei lavori di ristrutturazione, senza averne alcun titolo. In particolare erano incaricati di montare una nuova cucina e per farlo, dopo aver ruotato la manopola in posizione di sicurezza, avrebbero staccato il tubo del gas.

All'alba del secondo giorno di lavori però una deflagrazione aveva sventrato tutto il terzo piano della palazzina: l'anziana era morta sul colpo, il marito era stato ricoverato d'urgenza al cto ed era morto poco dopo a causa delle ustioni riportate, mentre alcuni condomini erano rimasti feriti. Secondo l'inchiesta della procura la detonazione si sarebbe potuta evitare se i tecnici si fossero limitati a montare la cucina, un'attività per la quale non è prevista un'abilitazione speciale (serve invece per la posa degli impianti).

Quella manovra sul tubo invece avrebbe provocato una fuoriuscita di gas, forse a causa di una bolla d'aria formatasi durante la notte. Anche per questo all'inizio oltre all'omicidio colposo veniva contestato il disastro, poi derubricato a incendio.

Per quell'episodio i condomini costituiti nel processo avevano chiesto provvisionali per quasi un milione di euro (oggi ridimensionate a 120mila euro), mentre le perizie sui danni (di importo ben maggiore) da liquidare in sede civile sono ancora in corso. Da allora infatti gran parte dei titolari degli appartamenti ha dovuto acquistare un'altra casa o trovarne una in affitto.

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