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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Tre sorelle accusano lo zio di violenza sessuale, ma il tribunale condanna solo per una: quattro anni e mezzo

I casi delle due maggiori sono finiti in prescrizione poiché sono ormai troppo lontani nel tempo

Quattro anni e sei mesi. È la condanna inflitta oggi, venerdì 1 marzo 2024, dal tribunale di Torino a un tunisino di 46 anni, residente in città e accusato di avere violentato, dal 2003 al 2021, tre sue nipoti, figlie del fratello. La pena, però, è meno della metà di quella chiesta dal procuratore aggiunto Cesare Parodi, che avrebbe voluto vederlo in carcere per dieci anni. La ragione è presto spiegata: i casi di violenza sulle due nipoti maggiori sono finiti in prescrizione perché ormai troppo lontani nel tempo e quindi non sono più punibili.

In pratica la pena tiene conto soltanto delle violenze subite dalla ragazza più giovane, che nel 2021, quando aveva 16, aveva anche tentato di uccidersi, finendo poi in una comunità dove aveva avuto la forza di raccontare tutto. E dando la forza di farlo anche alle sue sorelle più grandi, che fino ad allora non avevano avuto il coraggio di dire nulla su quanto subito. L'imputato è stato difeso nel processo dagli avvocati Roberto Doriguzzi Breatta e Marco Moda. Si è sempre detto innocente accusando le tre ragazze di essersi messe d'accordo. Le giovani sono state assistite nel processo dagli avvocati Pinuccia Cassatella, Luciano Paciello ed Enrica Zola.

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