rotate-mobile
Cronaca Moncalieri

Bambini tolti alle famiglie e affidati a famiglie di amici, psicoterapeuta torinese condannato a quattro anni

Ma i suoi legali non ci stanno

È stato condannato a quattro anni Claudio Foti, lo psicoterapeuta a capo dello studio Hansel & Gretel di Moncalieri (associazione senza scopo di lucro), finito nei guai per la vicenda degli affidi illeciti (vicenda risalente al 2018-19, quando furono eseguiti gli arresti dai carabinieri) in Emilia Romagna e in particolare nel comune di Bibbiano (Reggio nell'Emilia). Nel processo, svoltosi con rito abbreviato a Reggio, il pm Valentina Salvi aveva chiesto una condanna a sei anni per le accuse di abuso d'ufficio, frode processuale e lesioni gravissime (ipotesi di reato formulata per la presunta alterazione psichica di una paziente). Per la seconda è stato prosciolto con la formula "perché il fatto non costituisce reato". Lo psicoterapeuta è stato condannato anche risarcimento dei danni alle parti civili, tra cui Unione Val d'Enza, Ausl di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia e associazione Gens Nova, oltre che i genitori di quattro minorenni.

"Il dottor Foti è assolutamente estraneo e innocente, il trattamento avuto nei suoi confronti ricorda quello riservato a Enzo Tortora, poi assolto in Corte d'Appello - hanno commentato i suoi legali, Giuseppe Rossodivita e Girolamo Andrea Cuffari, annunciando che ricorreranno in appello -. È una sentenza che non sta in piedi dal punto di vista giuridico e ha un carattere ideologico. La psicoterapia è stata definita eccellente, questo processo è stato paragonato in una perizia a quello di Galileo Galilei perché è stata messa sul banco degli imputati la psicoterapia del trauma".

Il sindaco Pd del Comune di Bibbiano, Andrea Carletti, è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio, ma prosciolto dalle accuse di falso. A processo andranno anche altre 16 persone (tra cui la moglie dello stesso Foti) sulle 21 richieste dall'accusa, mentre per cinque c'è stato il pieno proscioglimento. Nei processo conclusosi ieri, giovedì 11 novembre 2021, c'è stata anche un'assoluzione di un'assistente sociale "perché il fatto non sussiste". Un'altra assistente sociale ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi.

L'impianto accusatorio vede gli imputati avere costituito una presunta organizzazione criminale che aveva lo scopo di togliere bambini a famiglie in difficoltà e affidarli, dietro pagamento, a famiglie di amici o conoscenti. Secondo i pubblici ministeri di Reggio Emilia, gli psicologi e gli assistenti sociali coinvolti nell’indagine, tra cui Foti e la moglie, volevano guadagnare dall’affidamento dei bambini: a questo scopo avrebbero falsificato documenti e manipolato le dichiarazioni dei minori in modo che emergessero situazioni di abusi e violenze in famiglia che in realtà non sarebbero mai avvenute, ma tali da giustificare il loro affido ad altri nuclei familiari.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bambini tolti alle famiglie e affidati a famiglie di amici, psicoterapeuta torinese condannato a quattro anni

TorinoToday è in caricamento