Omicidio di Vistrorio, ucciso col punteruolo di un bastone animato: imputato condannato a 21 anni
La procura aveva chiesto l'ergastolo
Condannato a 21 anni e quattro mesi di reclusione Alberto Diatto, 61enne infermiere di Biella accusato di avere ucciso, la notte del 20 luglio 2019 in via Cairoli a Vistrorio, il suo conoscente Roberto Moschini, 57 anni, che risiedeva lì. L'arma del delitto era stata il punteruolo di un bastone animato.
La sentenza pronunciata oggi, mercoledì 10 febbraio 2021, dalla Corte d'assise (due giudici togati e sei popolari) di Ivrea presieduta dal giudice Vincenzo Bevilacqua, è una sostanziale vittoria della difesa, ossia degli avvocati Giampaolo Zancan e Silvia Alvares. Lo scorso 2 febbraio, infatti, il pm Daniele Iavarone aveva chiesto una condanna all'ergastolo per omicidio con l'aggravante della premeditazione.
Il movente del delitto sarebbe un vecchio debito che la vittima aveva nei confronti dell'aggressore, che era andato a trovarla il mattino precedente e poi era tornato nella notte per fare valere le proprie ragioni. Ai carabinieri che lo avevano arrestato, Diatto aveva detto di avere agito per legittima difesa. Era stato bloccato dai compaesani della vittima ed era ferito a propria volta.
La Corte ha riconosciuto alla sorella e alla nipote della vittima, costituitesi in giudizio con l'avvocato Paolo Campanale, provvisionali di 50mila e 15mila euro. Ha però riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche considerandole equivalenti all'aggravante della premeditazione: da qui la mitezza della condanna per un delitto ritenuto tanto efferato.