Undici anni di reclusione per i due pirati della strada di corso Peschiera

Sono stati condannati a 11 anni di reclusione i due pirati della strada di corso Peschiera che lo scorso 3 dicembre investirono e uccisero il piccolo Alssandro Sgrò. La condanna, letta dal gup di Torino Rosanna La Rosa, è stata inflitta per omicidio colposo, lesioni e omissione di soccorso. Per i due, arrestati ad Aosta un mese e mezzo dopo l'incidente, la condanna è più pesante di quella chiesta dal pm Gabriella Viglione, che aveva chiesto 8 anni e 4 mesi.

I due ragazzi valdostani, attualmente detenuti in comunità di recupero, hanno assistito alla lettura del dispositivo in aula dove c'era anche Simonetta Del Re, madre di Alessandro Sgrò, il bambino rimasto ucciso, e moglie di Calogero Sgrò, tuttora in condizioni gravi anche se fuori pericolo di vita. La famiglia aveva ritirato la costituzione di parte civile stamani in apertura d'udienza dopo avere trovato un accordo con l'assicurazione sul risarcimento ai genitori per la sola morte del bambino, definito "congruo" dall'avvocato Claudio Strata.

L'incidente avvenne la sera del 3 dicembre scorso. I due ragazzi erano andati a Torino per acquistare dell'eroina. A bordo di una Renault Clio investirono l'intera famiglia Sgrò che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali appena uscita da un negozio dove il piccolo Alessandro aveva scelto un rgalo per Natale. Il bambino morì all'istante, il padre rimase in coma molti mesi e la madre si ruppe una gamba. I due proseguirono a tutta velocità, acquistarono la droga e tornarono ad Aosta. Furono individuati dalla polizia municipale di Torino soltanto a metà gennaio. La vettura, che riportava ancora i danni dell'urto, fu trovata nel garage dell'abitazione di uno dei due.