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Cronaca Poirino / Via IV Marzo, 1

Sposi raggirati e fornitori non pagati: per i titolari del negozio di Poirino condanna a tre anni e due mesi

Il giudice dispone risarcimenti per 760mila euro, solo a un fotografo ne spettano 114mila. Il reato è stato derubricato da truffa a insolvenza fraudolenta

A inizio maggio 2023 è arrivata probabilmente all'epilogo giudiziario la vicenda della società Nonsolofoto di Poirino, salita agli onori delle cronache nel luglio 2018 quando un centinaio di clienti manifestarono per una serie di mancanze (che talvolta avevano comportato perfino la cancellazione di matrimoni) per i pacchetti di nozze che venivano venduti 'chiavi in mano' mentre poi i servizi promessi non venivano erogati.

I due titolari, un uomo e una donna, sono stati condannati dal giudice monocratico Giulia Casalegno del tribunale di Torino entrambi a tre anni e due mesi di carcere (contro la richiesta di tre anni e otto mesi formulata dalla viceprocuratrice onoraria Katia Azzinnari), una multa e a un risarcimento di 760mila euro a sposi insoddisfatti e fornitori non pagati. Il reato, però, è stato derubricato da truffa a insolvenza fraudolenta.

Nelle carte della guardia di finanza, che aveva condotto l'inchiesta dopo le denunce, sono finite circa 300 vittime, anche se le parti civili nel processo sono state molte meno. Un fioraio di Chieri aveva un credito nei confronti dell'azienda di addirittura 180mila euro: a lui è stata riconosciuta una provvisionale di 114mila. I due imputati sono stati difesi dagli avvocati Valeria Giacometti e Andrea Camusin.

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