Violenza sessuale sul figlio di cinque anni nella comunità protetta di Favria: madre condannata a 24 anni di carcere
La pena è stata superiore a quella richiesta dall'accusa. Un uomo già in galera per gli stessi fatti
Una donna oggi 42enne è stata condannata a 24 anni di carcere dal tribunale di Ivrea per violenza sessuale e pedopornografia nei confronti del figlio di cinque anni. La sentenza, pronunciata ieri, giovedì 24 febbraio 2022, dal collegio presieduto dal giudice Elena Stoppini, si riferisce a fatti avvenuti nel settembre 2020 in una comunità protetta di Favria. I giudici hanno anche stabilito un risarcimento di 200mila euro al bambino e la sospensione della potestà genitoriale per l'imputata, difesa dall'avvocato Antonio Foti. L'accusa, sostenuta dai pm Antonella Barbera e Livia Locci, aveva chiesto una condanna a 21 anni e mezzo.
Secondo la ricostruzione dell'accusa, la donna, che si trovava in comunità perché maltrattata dal precedente compagno, era stata convinta a violentare il figlio, riprendendo la scena col telefono cellulare, dall'uomo di 55 anni con cui lei aveva una relazione. Per gli stessi fatti l'uomo è già stato condannato a 12 anni in un processo tenutosi a Torino, con sentenza del giudice Rosanna Croce. A sporgere denuncia era stata la figlia maggiore della donna, a cui lei aveva inviato uno dei video. Un'altra figlia della donna, invece, avrebbe avuto rapporti sessuali col fidanzato della madre in casa di lui.