La corte d'assise di Torino ha condannato all'ergastolo Luigi Oste, 62enne meglio noto come Gino, ritenuto colpevole dell'omicidio di Massimo Melis, l'operatore della Croce Verde ucciso a colpi di pistola all'interno della sua auto in via Gottardo la sera del 31 ottobre 2021. Nella sentenza pronunciata nel pomeriggio di oggi, mercoledì 14 dicembre 2022, i giudici hanno accolto in toto le richieste di pena formulate dai pm che hanno condotto l'accusa, Chiara Canepa ed Emilio Gatti. L'ergastolo è stato successivamente confermato in appello il 13 settembre 2023.

Oste, che gestiva un bar vicino al luogo dell'omicidio, era stato arrestato dagli agenti della squadra mobile cinque giorni dopo il delitto e ha sempre negato ogni accusa, difeso in aula dal suo avvocato Salvo Lo Greco. A inchiodarlo, oltre ai messaggi sul cellulare suo e dell'ex compagna che perseguitava, amica della vittima e residente nel palazzo davanti al quale avvenne il brutale assassinio, anche testimoni che hanno detto di averlo visto con una pistola la sera del delitto. Il movente, secondo gli investigatori, sarebbe stato proprio il voler punire la sua ex che si rifiutava di tornare con lui.