rotate-mobile
Cronaca

Tasse 2016, il Comune è pronto al recupero dei 43 milioni evasi dai torinesi

Un premio di 300mila euro sarà ripartito tra i dipendenti municipali che contribuiranno alla lotta all'evasione

Ammonta a 43 milioni di euro il bottino che i torinesi evasori hanno sottratto alle casse del Comune nel 2016. Soldi che non sono stati versati per i vari tributi - dall'Imu all'Ici, dalla Tasi alla tassa turistica ai canoni vari, di occupazione del suolo pubblico per esempio o di affissione dei manifesti - e che in qualche modo vengono sottratti alla comunità.

Con 43 milioni di euro si potrebbe rinnovare il parco mezzi del Gtt, costruire nuove scuole o mettere in sicurezza quelle che non lo sono del tutto o ancora sistemare le strade "groviera" che da anni in città, recano più danno che altro. Grazie però all'intesa firmata dall'ex assessore al Bilancio Gianguido Passoni della Giunta Fassino con l'Agenzia delle entrate - che ha un seguito nella delibera sulla prevenzione e contrasto all'evasione fiscale, del suo successore Sergio Rolando - i "furbetti" verranno presto sollecitati a saldare quanto dovuto.

Dall'accordo con l'Agenzia delle entrate, secondo il quale il Comune si impegna a segnalare i potenziali evasori, l'amministrazione ottiene in cambio una percentuale sul recuperato: a oggi quasi 1 milione di euro. Un sistema di lotta all'evasione secondo il quale Torino è stata la prima delle città in Italia, dando il via ad un corpo specializzato della polizia municipale in questo settore, formato e aggiornato. L'assessorato ha anche stabilito che un premio di oltre 300mila euro sarà ripartito tra i dipendenti che sono stati utili a scoprire gli evasori. Dal 2005 poi, la possibilità di segnalare i casi di evasione all'Irpef, ha permesso buona parte del recupero delle tasse locali non versate.   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tasse 2016, il Comune è pronto al recupero dei 43 milioni evasi dai torinesi

TorinoToday è in caricamento