Omicidio di via Ormea: arrestati a Nichelino i complici del killer
Le indagini hanno permesso di risalire a chi quella notte si trovava in via Ormea. L'uomo che ha sparato è ancora in fuga, ma la Polzia ha arrestato tre suoi complici alle porte di Torino
E' passata più di una settimana dall'omicidio di Moussa Seck, il pusher ventiquattrenne ucciso in via Ormea, la cui morte è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza piazzata a pochi metri dal luogo del delitto. Proprio l'analisi di quelle immagini, che abbiamo diffuso in questo video, ha permesso alla Squadra mobile della Polizia di Torino, coordinata dal pm Marco Gianoglio, di risalire all'autore materiale dell'esecuzione.
Nella notte sono stati eseguiti i primi tre arresti. Gli agenti si sono presentati in un appartamento a Nichelino e hanno fermato tre giovani albanesi di 24, 34 e 35 anni, ritenuti di essere i complici del killer. Di quest'ultimo però non c'era traccia. Come già si presumeva qualche giorno fa, si sarebbe dato alla fuga subito dopo l'omicidio. Le ricerche continuano.
I tre arrestati sono stati identificati dal video. Si tratta di persone arrivate a bordo di tre auto, fermatesi proprio per freddare il ragazzo gabonese. All'arrivo della Polizia nessuno di loro ha opposto resistenza, ma anzi hanno confessato di trovarsi sul luogo del delitto quella notte. Una delle persone finite in manette, la più giovane, aveva ancora dei segni sul volto risalenti a quell'episodio.
L'omicidio avvenne per proteggere le prostitute dalle molestie che stavano ricevendo dagli spacciatori. Dei cinque colpi di pistola esplosi, uno solo raggiunge Moussa Seck.