Fumi tossici a Rebaudengo, è caos: "Militarizzare la zona non è soluzione"
Caos nella Commissione svoltasi in Comune sui fumi tossici. La discussione è stata sospesa ancor prima che la Giunta potesse fornire dati concreti sul presidio delle forze dell'ordine
E' finita senza troppi risultati e con una sospensione resa necessaria dal "vivacizzarsi" della discussione la Commissione svoltasi ieri a Palazzo Civico sul problema dei fumi tossici in zona Rebaudengo. Una Commissione che avrebbe dovuto incentrarsi sul problema legato alla sicurezza, sul presidio fisso delle forze dell'ordine di fronte all'insediamento dei rom, ma che ha spaziato anche sugli scottanti temi legati alla salvaguardia della salute pubblica, laddove i fumi rendono invivibile la quotidianeità per i residenti.
I roghi che sono appiccati nelle immediate vicinanze del campo rom in via Germagnano hanno - a detta dei residenti - ormai raggiunto una frequenza insostenibile, verificandosi quotidianamente; in qualche caso anche più volte al giorno. "Malgrado il presidio fisso dei militari - lamentano gli abitanti della zona - una parte dell'insediamento abusivo è aumentata e con essa anche i roghi". Diversa la versione dell'assessorato alla Polizia Municipale che - fonte la relazione dell'Arpa Piemonte - assicura che dopo il presidio fisso il numero di incendi è caldamente diminuito.
Versioni contrapposte. Di certo c'è, appunto, una relazione dell'Arpa secondo cui i valori di idrocarburi registrati nella zona di Rebaudengo sono più alti rispetto ad altre parti della città. Nessun allarmismo, ma è un dato di fatto. Ora, come risolvere il problema fumi tossici? L'ipotesi più immediata - secondo alcuni consiglieri - è lo sgombero. "Non è militarizzando questa zona che possiamo risolvere la situazione - ha detto l'assessore alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco -. Il vero problema è che lì c'è un campo rom che i residenti non vogliono, ma lo sgombero non si può fare dall'oggi al domani. Servono programmi di inserimento".
Intato qualche settimana fa il consigliere di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone ha presentato un esposto al pm Raffaele Guariniello in modo tale che possano essere accertate eventuali responsabilità in ordine all'emissione dei fumi tossici e alla loro pericolosità sui cittadini della zona.
