Foodora, i vertici dell'azienda non si presentano in Comune
Alla commissione convocata a Palazzo Civico erano presenti solo i rappresentanti dei fattorini in bici
I vertici di Foodora hanno dato buca. I dirigenti dell'azienda che in queste ultime settimane è una delle più chiacchierate dai media, non si sono presentati all'audizione in programma stamattina, lunedì 24 ottobre, a Palazzo Civico.
La scusa - " Oggi è in programma un incontro di Foodora al Ministero del Lavoro e abbiamo ritenuto di dargli la precedenza" - è stata accampata con una comunicazione scritta, letta dal presidente della commissione Andrea Russi.
Presenti comunque in aula alcuni rappresentanti dei 320 riders - i fattorini - che da giorni si sono mobilitati per richiedere ai vertici dell'azienda, la revisione dei loro contratti. "Dalla fine dell'estate - ha spiegato Maurizio Modena, uno dei lavoratori - siamo passati dal compenso orario al compenso a consegna di 2,70 euro. Ma le assunzioni da parte di Foodora stanno continuando e se siamo in troppi, le consegne scarseggiano. Così finiamo per sacrificare il nostro tempo inutilmente". E in effetti in questi giorni sono in corso altri colloqui di assunzione.
Nessuna apertura inoltre, al momento, da parte dell'azienda a parte la volontà di prendersi carico del 50% delle spese per la manutenzione dei mezzi di trasporto dei fattorini, fino ad ora completamente a carico loro. Anzi, c'è stata anche una sorta di sanzione disciplinare applicata dai vertici ai riders "dissidenti", accusati di creare disordini e agitare le acque tra i lavoratori. Molti fattorini - in particolare i 'capi dei rivoltosi'- sono infatti stati messi in pausa da consegne per varie settimane e al momento dunque non stanno lavorando.
"La situazione è seria - ha detto Alberto Sacco assessore al Lavoro - e dobbiamo fare in modo di incontrare i vertici di Foodora al più presto. Li convocherò subito in maniera ufficiale nel mio ufficio, ascolteremo le loro posizioni e faremo le dovute valutazioni in un'altra commissione".