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Cronaca Aurora / Via Francesco Cigna

La trasformazione “smart” di Parco Sempione e via Cigna

Con l'inizio del 2012 riprendono le trasformazioni urbane previste dal PRG su Barriera di Milano. Una delle più importanti novità sarà l'approvazione della variante dell'area Gondrand attigua a Parco Sempione, in sospeso dal 2009

Il gruppo milanese Elio e le Storie Tese non si riferiva al parco di Torino nella canzone “Parco Sempione” del 2008. Eppure, in vista dell’approvazione della variante dell’area Gondrand del parco, c’è chi è preoccupato per il futuro, che potrebbe essere simile a quello del suo omonimo lombardo. La trasformazione dell’area prevista dalla variante 200 del PRG modificherà infatti l’aspetto dell’area verde e delle vie limitrofe, con la trasformazione di una zona periferica in un’arteria stradale della città. 

L’intervento, pianificato da oltre due anni, comporterà la demolizione di tre edifici industriali e di un palazzo residenziale, per lasciare spazio ai cantieri della futura linea 2 della metropolitana, alla nuova stazione Rebaudengo, ai binari aggiuntivi della Torino-Ceres e ad un grande parcheggio. Il volto di via Cigna e piazza Rebaudengo non sarà più lo stesso. Il potenziamento del sistema viario, con la creazione di piccole piazze pubbliche e rotonde, sarà accompagnato dalla costruzione di nuovi palazzi.
 
Contro l’edificazione prevista dal PRG si scagliava nel 2009 il “Comitato Difesa Parco Sempione”. Sotto accusa era “il meccanismo per il quale un’area a parco urbano (consolidato anche nella variante 35 relativa alla Spina Centrale) viene convertita in una Zona Urbana di Trasformazione (Z.U.T.) “sui generis”, capace di generare diritti edificatori per l’amministrazione comunale che atterrerebbero in ambiti contigui di Spina 4”. Fonte di preoccupazione era, allora come oggi, la sostenibilità ambientale e sociale del progetto: “Definito qua e là 'porta verde' o 'piazza verde', è lecito domandarsi se esso manterrà ancora la funzione di parco urbano oppure se verrà convertito in un pesante nodo infrastrutturale, poco o per nulla fruibile, e se potrà mai esservi una qualche “compensazione ambientale” a fronte della sparizione di tutta la parte Ovest del parco stesso”.
 
Cerca di placare queste preoccupazioni il sindaco Fassino, che preannuncia per il 2012 la trasformazione di Torino in città ecosostenibile con la partecipazione al bando europeo “Smart City” sulle orme di Ancona, Perugia, Trento e Trieste. La graduatoria delle Smart Cities tiene infatti conto di sei elementi, sui quali il capoluogo piemontese dovrà investire: sviluppo economico, mobilità, eco-compatibilità, aggregazione sociale, condizioni di vita e limpidezza dell’amministrazione pubblica. 
 
La sfida del Piano Urbanistico nell’area di Parco Sempione è quindi di soddisfare non solo le aspettative a livello economico, ma anche a livello di sostenibilità ambientale e sociale. La legittima preoccupazione dei cittadini è che si ripetano gli errori del Parco Spina 3, considerato dai residenti e dagli esperti un fallimento sul piano ambientale e urbanistico. La promessa del Comune è che questa volta si terrà conto delle necessità della collettività, con la tutela del verde pubblico e delle aree di aggregazione.
 

Parco Sempione, la trasformazione aspetta l'approvazione

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