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Cronaca

Pigri e sedentari, ma ancora capaci di sognare: il ritratto dei giovanissimi torinesi

Da uno studio di Save the Children: troppo tempo al chiuso davanti a tv e altri schermi, poco all'aria aperta nonostante gli spazi a disposizione

Un po' pigri, molto sedentari ma sempre capaci di immaginare il futuro: è questo il profilo dei bambini e ragazzi torinesi che emerge dalla ricerca Ipsos “Lo stile di vita dei bambini e ragazzi italiani” promosso da Save the Children.

I giovanissimi torinesi hanno più verde pubblico a disposizione rispetto ai coetanei di tutte le altre grandi città italiane (vedi spiegazione), eppure ben il 23% di loro non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e tre ragazzi torinesi su cinque trascorrono il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici. Il 57% dei ragazzi torinesi cammina al massimo mezz’ora al giorno.

Nel rapporto tra figli e genitori, lo studio indica che il 38% dei ragazzi torinesi trascorre meno di un'ora al giorno con i genitori nei giorni feriali; fondamentali per la vita familiare diventano i pasti, con il 95% dei ragazzi che dichiara di mangiare insieme alla famiglia a cena. Peccato però che nel 35% dei casi la televisione è l'ospite d'onore, e il dialogo ne risente.

Le famiglie di Torino trascorrono il tempo libero insieme principalmente andando al centro commerciale (65%, a fronte di una media nazionale del 46%), facendo passeggiate (53%), visitando nonni e parenti (51%) o stando a casa (49%). Nel tempo libero passato senza i genitori, invece, i ragazzi preferiscono ascoltare musica (59%), leggere (49%) o aiutare nei lavori domestici (21%).

Dalle dichiarazioni dei genitori, invece, emerge che il 59% dei ragazzi torinesi trascorre il proprio tempo libero in casa (59%) propria o di amici, anche perché gli adulti di riferimento non hanno tempo di accompagnarli fuori casa. E questo nonostante l’85% dei ragazzi torinesi dichiari di avere un parco o un giardino pubblico a disposizione dove poter giocare e incontrare gli amici nel proprio quartiere (la media nazionale è solo del 55%).

Pigri, sedentari ma ancora capaci di sognare e di immaginare qualcosa per il proprio quartiere: quando è stato chiesto ai giovanissimi torinesi che cosa desiderano, ai primi posti nella lista dei desideri ci sono luoghi d’aggregazione e divertimento come i cinema multisala (35%), le piste ciclabili o spazi dove poter andare sui pattini o con lo skateboard (30%), i fast food (20%) e i centri commerciali (19%). Campi da calcio o da basket e parchi giochi sono desiderati “solo” dal 10% e dal 18%, ma proprio perché questi già sono presenti sul territorio torinese.

Il problema, semmai, è trovare la voglia di uscire di casa e staccarsi dagli schermi: a Torino, infatti, un ragazzo su cinque dichiara di passare da una a due ore navigando su Internet, mentre la metà dei ragazzi (52%) passa da mezz’ora a un’ora al giorno giocando ai videogame.

Le attività motorie sono poi una nota dolente per i bambini e ragazzi torinesi: nonostante quasi tutti i genitori le reputino indispensabili o comunque importanti, le pratiche sportive vengono espletate dal 94% dei ragazzi a scuola e solo il 77% fa sport o attività motoria nel tempo libero.

In particolare, il 57% cammina meno di 30 minuti al giorno. Di questi, il 17% lo fa per meno di 15 minuti (mentre la media nazionale è addirittura del 28%) e solo il 7% afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Quasi la metà dei ragazzi (48%) va a scuola o alle attività extrascolastiche accompagnato in macchina da un familiare e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici (16%), a piedi (23%) o con la bicicletta (13%).

Non va meglio quando si misura il tempo dedicato alle attività all’aria aperta. Solo l’8% dei giovani torinesi gioca o svolge attività all’aperto tutti i giorni e il 60% lo fa con frequenza settimanale. Questo nonostante l’84% di loro dichiari di aver sviluppato nuove amicizie proprio svolgendo queste attività.

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