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Cronaca

Cannabis a uso terapeutico, umentano le richieste "Superati i pregiudizi"

A due mesi dall'approvazione della legge regionale che permette l'uso della cannabis aumentano le richieste da parte dell'utenza

Legalizzare il consumo della cannabis o, se non altro, di una determinata quantità che si può colvivare, consumare e, in alcuni casi, vendere. La strada verso la legalizzazione di questa droga leggera per uso ricreativo è ancora tutta in salita. La proposta al Governo c'è - firmata Benedetto Della Vedova - e muove i suoi passi lentamente più o meno appoggiata dalle forze politiche e dalla società in genere.

Questione diversa per la cannabis a scopo terapeutico, il cui uso è stato legalizzato dopo una proposta di legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale lo scorso giugno. Un notevole passo avanti - già fatto in diverse regioni d'Italia - che permette, di fatto, a tutte le Asl una migliore distribuzione dei farmaci a base di cannabinoidi in ospedale e farmacia, dietro prescrizione medica e a carico del Servizio sanitario regionale. 

Sì perchè la cannabis è utile per curare non poche malattie tra cui la sclerosi multipla e l'Aids, impedendo la necrosi cellulare e, conseguentemente, il depauperimento nelle persone affette da tale patologia. Parola di Nino Boeti, vicepresidente del Commissione Sanità a Palazzo Lascaris: "E' ultile anche per i malati oncologici - afferma Boeti - poichè aiuta a diminuire in modo considerevole gli effetti collaterali della chemioterapia come il vomito e la nausea".

A distanza di pochi mesi dal momento in cui la Regione ha ufficialmente detto sì all'uso terapeutico della cannabis cosa è cambiato nel modo vedere questa sostanza stupefacente? L'abbiamo chiesto a Mario Giaccone, consigliere che insieme a Marco Grimaldi ha reso possibile la stesura della legge relativa.

Sono trascorsi oltre due mesi da quando la legge sulla legalizzazione della cannabis per uso terapeutico è stata approvata. Quale riscontro ha avuto a oggi nella comunità torinese?

Ho percepito un riscontro positivo a livelli diversi​ con un superamento di pregiudizi e una valutazione scientifica scevra da condizionamenti di terzi. In quanto all'ambiente sanitario a breve verrà organizzato uno specifico convegno per inquadrare le possibili applicazioni terapeutiche; inoltre medici e farmacisti hanno chiesto informazioni anche perchè sollecitati dai possibili utenti.

Quali sono i casi concreti per richiedere la somministrazione di cannabis e le procedure da seguire per ottenere tale somministrazione? Esistono dei limiti quantitativi?

​Da sempre è necessaria una prescrizione medica; a seconda della patologia la somministrazione può avvenire in ospedale o a casa del paziente. I limiti quantitativi sono legati alla tossicità intrinseca delle molecole attive e quindi della via di somministrazione.

Quali sono gli effetti positivi riscontrati scientificamente su determinate patologie? Esistono degli effetti negativi?

Per alcune patologie, quali a esempio la sclerosi multipla, o sintomi specifici a esse correlati, quali a esempio la nausea, sono presenti in letteratura evidenze scientifiche a supporto dell'utilizzo in terapia. Grazie alla legge sarà possibile studiare altri ambiti di applicazione.

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