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Cronaca Nichelino / Via Giuseppe Giusti

"Le sanzioni sono molto alte, dobbiamo essere attenti e comprendere"

Essere il comandante di uno dei corpi meno amati, ovviamente per via delle multe e delle sanzioni, non è facile. Luigi Grasso, comandante della Polizia municipale di Nichelino, racconta cosa significhi oggi essere un Civic tra la crisi, i reati e le tante difficoltà

Abbiamo incontrato il comandante della Polizia Municipale di Nichelino, Luigi Grasso, per parlare di quale sia il lavoro dei Civic nel comune del Torinese e i rapporti con la cittadinanza e le altre forze dell'ordine. 

Torino Today. Come sta il corpo di Polizia municipale di Nichelino e come sta la città?

Comandante Grasso. Nichelino è sanguigna, a Nichelino la gente a volte arriva qua carica e arrabbiata. Io la ricevo, parliamo e  mi raccontano quello che è successo e poi alla fine mi dicono: adesso vado a pagare, mi volevo solo sfogare comandante, grazie di avermi ascoltato. Nichelino è così, la sento più vicina a me. Forse perché  abito qui da tanti anni. Io penso però che la città sia molto cambiata e gli sforzi delle amministrazioni, al di là di chi e di come, vanno proprio in questo senso: Nichelino era una città dormitorio tanti anni fa. Adesso invece è una città dove mancano i soldi ma le persone sono attive e attente ai fatti che li circondano. 

TT. Sicuramente più viva e dinamica rispetto a quindici anni fa, ma la crisi è grande appunto. Quanto si percepisce nel vostro lavoro questa profonda mancanza di denaro?

LG. Per quanto riguarda noi e le osservazioni che possiamo fare, in un tipo di analisi sociale, sono sicuramente  in aumento i veicoli che girano senza assicurazione: questo può essere sintomatico e riflessivo del fatto che mancano i soldi e spesso il lavoro. C'è una crisi che investe le famiglie ed è una crisi di lavoro che si è fatta sentire pesantemente qui. Noi come polizia municipale siamo attenti a queste cose qua perché le nostre sanzioni sono alte, molto alte,  per e per questo dico che bisogna dare più attenzione all'attività di prevenzione prima che quella di repressione. 

TT. Avete indubbiamente un ruolo complesso. Risulta difficile sanzionare chi non ha più nulla per potere pagare? 

CG. Non è facile perchè nella migliore delle ipotesi parliamo di sessanta, ottanta o cento euro per cui sono molti soldi.  Cento euro, per esempio, sono ormai una cifra molto importante. 

TT. Certo su una pensione minima si potrebbe dire un quinto del totale. 

CG. Esatto. C'è una difficoltà anche da parte nostra, da parte dei miei ragazzi, a lavorare sul territorio però insomma con professionalità e attenzione si può svolgere questo lavoro pensando anche al cittadino. 

TT. Ad oggi quanti sono gli operatori di polizia municipale di Nichelino?

CG. Adesso, con me, siamo 33 per una città piuttosto grande. Certo cerchiamo di essere sempre presenti due o tre pattuglie, ma garantiamo sempre almeno una pattuglia in ogni turno, e quando abbiamo solo un'unità lavoriamo di concerto con i carabinieri della tenenza per coprire tutto il territorio. Con gli uomini dell'Arma siamo riusciti a sviluppare sinergie importanti per garantire la sicurezza dei cittadini di Nichelino. 

Cerchiamo di essere presenti molto sul territorio senza però venire meno al lavoro in ufficio garantendo con gli stessi operatori impiegati, oggi come ieri sono in 4 alla gestione dell'accertato, una copertura totale delle nostre competenze.

TT. Il ruolo della polizia municipale è cambiato, voi una volta eravate il simbolo della multa, adesso fate attività diverse. In questo senso come vi comportate ? Possiamo dire che non è più una figura  tradizionale del Civic quella che voi rappresentate. 

CG. Se capita di incontrare dei reati diversi da quelli a cui tradizionalmente siamo legati e di cui ci occupiamo è chiaro che non voltiamo la testa, ma interveniamo al meglio delle nostre possibilità. Ma esiste un accordo con la tenenza dei carabinieri di Nichelino che ci permette di trovare, in base alle chiamate che arrivano, la formula migliore. Quando siamo chiamati per reati più assimilabili all'attività dei carabinieri mettiamo subito in comunicazione il nostro comando con la tenenza e valutiamo insieme come operare.

Per cui facciamo noi gli incidenti, ci occupiamo del codice della strada e se proprio non ci imbattiamo dentro un reato legato ad aspetti più vicini al lavoro dei carabinieri interveniamo con le nostre competenze. Però penso che se siamo presenti nei giardini, davanti alle scuole quando escono i bambini, anche con i nonni vigili, se siamo presenti con il furgone della prossimità e più in generale su tutto il territorio facendo prevenzione in qualche modo facciamo un'importante attività di contrasto allo spaccio e altri crimini come i furti e gli scippi. Certo siamo anche impegnati nel contrasto alla diffusione di documenti falsi come i tagliandi delle assicurazioni. 

TT. VI imbattete spesso in documenti falsi? 

CG. Spesso troviamo questi documenti contraffatti, ma è un fenomeno che crediamo essere legato al gran numero di auto in circolazione senza polizza assicurativa. Questo tipo di controlli lo facciamo noi, così come facciamo i controlli per la guida sotto effetto di alcol e sostanze. Cerchiamo di lasciare le attività più investigative come rapine, sparatorie e omicidi le facciano i carabinieri. Fermo restando che siamo qualificati per affrontarle e la procura ci considera a tutti i livelli competenti, nel periodo dei Forconi, per esempio, la procura ci ha contattato e delegato per svolgere attività importanti in merito alle minacce ricevute dal sindaco. 

Siamo un corpo di una certa dimensione in una città grande: abbiamo un nucleo di polizia giudiziaria, possiamo raccogliere le querele e offrire tutti i servizi adeguati come attività in borghese e in esterno. Con questo tenente nuovo abbiamo un rapporto di collaborazione estremamente efficiente e cordiale e cerchiamo di coadiuvarci nelle nostre rispettive attività.

TT. In merito alla collaborazione con gli altri comandi di polizia municipale, pensiamo a Moncalieri, La Loggia, insomma i comuni limitrofi, come sono le attività? 

CG. Abbiamo aderito al protocollo di intesa che riguarda Torino e 54 Comuni della zona, quindi nell'ambito delle nostre attività possiamo collaborare però abbiamo un'autorizzazione del prefetto che in alcuni casi ci permette di sconfinare in altri comuni. Ci sono poi i rapporti di vicinato, che ad esempio nel nostro caso con Moncalieri, come altri Comuni,  che sono sempre di grande collaborazione. 

TT. Questione di budget: a Nichelino avete difficoltà per reperire i mezzi, divise, equipaggiamenti? 

CG. Non esiste assolutamente un problema di budget. Noi riusciamo a fare tutto e in questo senso c'è una grande attenzione da parte dell'amministrazione. Non è mai stata fatta un'ora di straordinario non retribuita, anzi direi che quasi quasi l'amministrazione comunale da la precedenza alla polizia municipale rispetto ad altri settori. Dopodiché ci vuole un po' di testa: è chiaro che non chiedo una revisione di tutto il parco auto in una fase in cui si è costretti a tagliare alcuni servizi importanti, come la mensa dei bambini o l'assistenza ai disabili. Non mi viene in mente di chiedere il cambiamento delle auto perché ne ho qualcuna vecchia, cerchiamo di trovare delle soluzioni che guardino alle casse del Comune e alla massima efficienza del nostro lavoro. 

Bisogna anche capire il periodo che stiamo vivendo, non me la sentirei di mettere al primo posto le nostre auto per poi dovere ridurre il badget per i servizi. Non ci manca la carta per le fotocopie, cosa che purtroppo accade in altre forze di polizia, non ci mancano mai le divise ogni anno ci viene data la fornitura e mai abbiamo avuto problemi di questo tipo. L'amministrazione è molto attenta.

TT. Qual è la visione che i cittadini hanno della polizia municipale, come avvertite l'opinione del cittadino?

CG. Per come la percepisco io abbiamo due tipi di visioni diverse: c'è una consapevolezza all'esterno del corpo.che siamo operatori attenti e professionali.  Poi ci sono gli aspetti sanzionatori del nostro ruolo che vengono commentati e criticati. Non so quale sia la predominante, se il senso di un corpo di polizia municipale attento e utile al cittadino oppure quel sentimento duro, a volte offensivo, che si può trovare in alcuni cittadini.. 

Ho voluto creare uno spirito di corpo che all'esterno potesse dare il senso di una polizia municipale unita e competente e mi sembra che questo passi, si senta e devo dire che ne ho un ritorno. 

TT. Una battuta sulle vicende di Roma. Cosa ne pensa, quanto crede che il corpo dei vigili urbani abbia subito in pubblicità negativa?

CG. Noi siamo quelli delle multe, delle sanzioni. Spesso veniamo insultati per questo e non siamo per niente amati. Al contrario dell'Arma, che è molto amata dai cittadini, ma la nostra categoria non è amata: non ci vedono come persone al loro servizio per la sicurezza, non c'è ancora in alcui casi questa mentalità. Ma la categoria ci mette molto di suo. Io sono dispiaciuto per i fatti di Roma, che poi ci sono cose che io non conosco e non posso commentare.  n

TT. Grazie comandante

CG. Grazie a voi.  

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