rotate-mobile
Cronaca Barriera di Milano / Via Ruggero Leoncavallo

Code impossibili all'anagrafe. La circoscrizione chiede personale

In via Leoncavallo ci vogliono tre ore e mezza per ottenere un certificato. Le pratiche sono triplicate dal 2011 al 2012 mentre il personale è diminuito di un terzo. Polemica la circoscrizione

Mezza giornata per ottenere un certificato o per rinnovare la carta d’identità. Siamo all’anagrafe di via Leoncavallo dove il caos regna sovrano ormai da settimane. L’ultimo caso ieri mattina con centinaia di persone in coda ad attendere pazientemente il loro turno. Un turno che non sembrava arrivare mai con due soli sportelli aperti su nove. Lo sanno bene tutte quelle persone che hanno chiesto un’ora di permesso da lavoro o approfittato di una vacanza per alzarsi all’alba nella speranza di presentarsi davanti ad uno degli uffici in tempo per l’apertura del primo sportello. Come Eugenio che ieri ci ha messo tre ore e mezza per svolgere una semplice pratica.

“Quando ho staccato il bigliettino eravamo già oltre il numero 700 – racconta l’uomo -. Mi sono messo a leggere il giornale ma dopo un’ora ho visto che eravamo ancora al punto di partenza. E del resto non poteva essere diversamente con sole due persone al lavoro”. In via Leoncavallo, parlano le statistiche della circoscrizione Sei, ci sarebbe un’affluenza altissima. La più alta insieme all’anagrafe di via Guido Reni. Le pratiche si sarebbero addirittura triplicate nel giro di un anno passando dalle 11.328 del 2011 alle 37.241 dell’anno scorso.

Triplicate anche quelle di piazza Astengo, a Falchera, dove si è passati da 3mila a 9.454 pratiche. Numeri impressionati. D’altro canto, però, il personale si è ridotto di un terzo. Nel 2012 le anagrafi avrebbero perso quattro elementi, per trasferimenti e pensioni. Una situazione al limite secondo la presidente della circoscrizione Sei Nadia Conticelli, sempre più stufa del trattamento riservato agli uffici di via Leoncavallo e piazza Astengo. “Così non si può andare avanti – accusa Conticelli -. A Falchera andiamo avanti con due sportelli ma chiudere quel servizio non sarebbe d’aiuto alla cittadinanza. Si creerebbe solo confusione. L’unica soluzione è trovare del personale per i due uffici. Senza contare che servirebbero persino i mediatori culturali per gli stranieri”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Code impossibili all'anagrafe. La circoscrizione chiede personale

TorinoToday è in caricamento