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Cronaca

5 cinema storici di Torino, la patria italiana dei Lumière

Torino è stata la prima capitale anche nel cinema: in via Po il primo spettacolo d'Italia con i fratelli Lumière, così come la prima industria cinematografica nazionale, antecedente a Cinecittà. Ancora oggi ci sono cinema storici in attività, ne abbiamo scelti 5 del centro città

Torino è stata la prima capitale d'Italia anche nel cinema. Che la Mole Antonelliana ospiti il Museo Nazionale del Cinema non è un caso, anzi: nel 1941, quando ancora era solo un progetto, i primi materiali raccolti su iniziativa della studiosa di storia e cinema Maria Adriana Prolo vennero custoditi provvisoriamente proprio in una sala della Mole concessa dal Comune. Poi il nefasto tornado del 1953 fece sfumare il progetto di affidare il prezioso materiale a un edificio considerato poco sicuro, e così nel 1960 aprì a Palazzo Chiablese, per tornare in via Montebello solo nel 2000, nove anni dopo la morte di Prolo. 

Anche il fatto che il museo italiano del cinema si trovi a Torino non è affatto un caso: fino al 1937, quando venne realizzata Cinecittà a Roma su iniziativa del regime (e con il contributo della stessa Prolo), era sempre stata Torino la capitale della Settima Arte. Nel marzo 1896, a pochi mesi dalla prima proiezione con il cinématographe avvenuta il 28 dicembre 1895 davanti al pubblico del Gran Cafè del Boulevard des Capucines a Parigi, i fratelli Louis e Auguste Lumière mostrarono per la prima volta la loro invenzione in Italia, proprio a Torino, in ragione della vicinanza con la Francia. E nel novembre del 1896, in via Po fu proiettato il primo spettacolo a pagamento d'Italia.

Nel 1904, il ragionier Arturo Ambrosio, che aveva uno studio fotografico in via Roma 2, si appassionò del cinema, e dopo due anni di studi e di proiezioni come "La prima corsa automobilistica Susa Moncenisio" fondò una delle prime case di produzione cinematografica del nostro Paese, quella che divenne poi la Ambrosio Film.

In città, soprattutto nel centro, anche nell'era dei multisala nei centri commerciali resistono ancora molte sale cinematografiche storiche, che hanno attraversato non poche difficoltà ma sono ancora attivi. Ne abbiamo selezionate 5 tra le più importanti, di cui vi raccontiamo brevemente la storia.

Ambrosio (corso Vittorio Emanuele II 52)

Il nome è connesso a quello del ragioner Arturo, ma i capitali e il progetto furono dell'avvocato Cavaliere Giuseppe Barattolo, fondatore insieme ad Ambrosio e altri dell'Unione Cinematografica Italiana nonché grande animatore anche durante il Ventennio della cinematografia italiana. Il cinema Ambrosio è nato nel 1914, e da oltre un secolo si trova in quello che all'epoca era Palazzo Priotti, poi Frisetti e infine Priocca, uno stabile del 1913.

Lux (Galleria San Federico 33)

È il cinema della Galleria San Federico (sorta a sua volta dalla Galleria Natta), a cui si accede da via Roma, via Santa Teresa o via Bertola. Fu progettato dall'architetto Eugenio Corte e dall'ingegner Giovanni Canova, e venne inaugurato il 31 marzo del 1934 come "Cinema Rex". Fu rinominato Dux nel 1942, per assumere l'attuale nome Lux nel 1945. Nel 2004 è stato ristrutturato profondamente con la realizzazione di tre sale cinematografiche (dall'unica originaria di oltre 1500 posti) e di un'area ristorante.

Reposi (via XX Settembre 15)

Ha aperto i battenti nel 1947 con il nome di Cinema Teatro Reposi: costruito nel 1946 dal cinematografista imprenditore Amdeo Reposi, il cui padre Felice è stato uno dei pionieri del cinema. Dotato di 2700 posti, la sua forma a interno di uovo era stata ricavata per via sperimentale; aveva il soffitto apribile e si accedeva alla platea e alla galleria senza gradini. La multisala attuale è nata dalla trasformazione radicale del cinema originario: da cinque sale si accede in via XX Settembre, alle 2 sale Olimpia da via Arsenale. 

Nuovo Romano (piazza Castello 9)

È il cinema della Galleria Subalpina, galleria inaugurata nel 1874. Nel 1897 nacque invece il Caffè Concerto Romano. Nel sottopiano del salone aprì, nel 1905, il cinematografo Lumière. La sala nel 1907 cambiò nome e divenne Cinema Romano, inaugurato il 10 giugno 1911. Chiuso per gli ammodernamenti necessari nella sala sotterranea, riaprì nel 1916 come teatro-varietà. Il bombardamento dell'agosto 1943 causò gravi danni e la sala rimase chiusa fino al 5 settembre 1946. Nel 1958 fu sottoposto a una radicale ristrutturazione. Il Nuovo Romano è oggi la sala cinematografica più antica di Torino.

King Kong (via Po 21)

Curiosamente, al posto di un quasi coevo del Romano c'è oggi il locale notturno e bar Blah Blah, che ha parzialmente conservato le vestigia del primo cinema di Torino, sorto proprio nella via Po dov'era avvenuta la prima proiezione a pagamento dei Lumière. Qui infatti dal 1907 era presente il "Cinema per le famiglie", divenuto poi negli anni ’40 "Cinema Po" e, nel 1985, "King Kong". 

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